Non c’è rimedio per i ricordi. Il tuo volto è come una melodia che non vuole lasciare la mia testa. Il tuo spirito mi sta ossessionando, mi dice che tutto va bene. Ma vorrei essere morta. ⋯
Ma anche il più coraggioso di noi ha paura di se stesso. Le automutilazioni del selvaggio si ritrovano tragicamente nella autorepressione che martirizza la nostra vita. Siamo puniti per quello che rifiutiamo a noi stessi. Ogni impulso che tentiamo di soffocare, germoglia nella mente, ⋯
Sono passati, da allora, parecchi anni. La parete delle scale, su cui vidi allungarsi il riflesso della sua candela, non esiste più da molto tempo. Anche dentro di me tante cose sono andate distrutte, che credevo dovessero durare per sempre, e altre nuove ne ⋯
Credo che la filosofia non sia più possibile se non come frammento. Sotto forma di esplosione. Ormai non è più possibile mettersi a elaborare un capitolo dopo l’altro in forma di trattato. Sotto questo aspetto Nietzsche è stato sommamente liberatorio. Ed è stato lui ⋯
Diventa ciò che sei e non dimenticarlo mai, perché tutto è già racchiuso in quell’ammasso rosa di cellule e sangue che il mondo stolto ancora non riesce a chiamare vita. Ciò che sei è nascosto nel ruscello che prende vigore dal fiume di tua ⋯
Chi seriamente prende ad occuparsi di una cosa che non ha utilità materiale non può fare affidamento sulla partecipazione dei contemporanei. Si accorgerà anzi il più delle volte che si fa valere nel mondo una falsa immagine di quella cosa, che gode, com’è nell’ordine ⋯
E di fronte a tutte le cose che sono successe dopo non ho mai smesso di credere che li abbia amati così tanto, i misteri, da essere diventata lei stessa uno di loro. ⋯
La malinconica storia della splendida Loreley che incanta e attrae i naviganti e li trascina negli abissi del mare, appartiene al patrimonio dei miti popolari tedeschi. Molti poeti dell’800 li raccolsero e trascrissero in versi, apparentemente semplici ma elaborati in realtà con arte raffinata. ⋯
Quando siamo per strada, il mondo sembra più o meno esistere. Ma se guardiamo dalla finestra, tutto diventa irreale. Com’è possibile che la trasparenza di un vetro basti a separarci fino a questo punto dalla vita? In realtà, una finestra ci allontana dal mondo ⋯
Dopotutto, il nibbàna non è un concetto: ecco perché il tentativo di illustrarlo attraverso il linguaggio e la logica si presta a vari equivoci. Alcuni buddhisti lo intendono alla lettera: come uno stato di «estinzione», paragonabile allo spegnimento di una fiamma. Eppure ⋯
Per pigrizia avevo lasciato tutto com’era, così avevo finito per pensare che non mi importasse più di nulla, ma in realtà non era vero, avevo solo mentito a me stessa. ⋯
Perché ogni evento è del tipo della peste, della guerra, della ferita, della morte? Ciò vuol soltanto dire che vi sono più eventi infelici che felici? No, poiché si tratta della struttura doppia di ogni evento. In ogni evento vi è certo il momento ⋯