In mezzo a una natura sì sciagurata, dove tutto sembra gemere e soffrire, in mezzo alle lacrime delle cose, il riso ci pare inopportuno, disarmonico, quasi crudele. Ma noi siamo poi, a conti fatti, le sole creature che sappiano ridere, e non per nulla la natura ci diede questo privilegio esclusivo. Rallegriamo dunque col nostro sorriso questo universo che piange – il ridicolo è il sublime del serio. Racconti fantastici
Un'avidità febbrile di morire affatica inconsciamente gli uomini.
Io ero nato con passioni eccezionali. Io non avrei mai saputo né amare né odiare a metà; non avrei potuto abbassare i miei affetti fino al livello di quelli degli altri uomini. La natura mi aveva reso ribelle alle misure comuni e alle leggi comuni. Era dunque giusto che anche le mie passioni avessero cause, modi, svolgimenti, fini eccezionali. Fosca
In tutta la mia vita ho operato come ho pensato – convulsivamente. Dicono che i leoni si trovano in uno stato di febbre continuo. Ignoro quale medico abbia potuto accertarsi di questo fenomeno, come avrebbe fatto al capezzale di un infermo; ma sia ciò vero o non vero, sia la mia natura debole o forte, non vi è dubbio che io ho provato sempre una specie di agitazione febbrile e convulsa simile a quella. Io mi sono divorato la vita. Fosca
La ripugnanza che ho sentito, e che sento ancora per tutto ciò che è convenzionale, per tutto ciò che è metodico, non proveniva già dalla mia educazione, ma da una disposizione speciale del mio carattere. Non mi importava di essere da più o da meno degli altri uomini, mi bastava di esserne diverso.
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