La nostra vita è un’opera d’arte – che lo sappiamo o no, che ci piaccia o no. Per viverla come esige l’arte della vita dobbiamo – come ogni artista, quale che sia la sua arte – porci delle sfide difficili (almeno nel momento in cui ce le poniamo) da contrastare a distanza ravvicinata; dobbiamo scegliere obiettivi che siano (almeno nel momento in cui li scegliamo) ben oltre la nostra portata, e standard di eccellenza irritanti per il loro modo ostinato di stare (almeno per quanto si è visto fino allora) ben al di là di ciò che abbiamo saputo fare o che avremmo la capacità di fare. Dobbiamo tentare l’impossibile. E possiamo solo sperare – senza poterci basare su previsioni affidabili e tanto meno certe – di riuscire prima o poi, con uno sforzo lungo e lancinante, a eguagliare quegli standard e a raggiungere quegli obiettivi, dimostrandoci così all’altezza della sfida. L’incertezza è l’habitat naturale della vita umana, sebbene la speranza di sfuggire ad essa sia il motore delle attività umane. Sfuggire all’incertezza è un ingrediente fondamentale, o almeno il tacito presupposto, di qualsiasi immagine composita della felicità. È per questo che una felicità «autentica, adeguata e totale» sembra rimanere costantemente a una certa distanza da noi: come un orizzonte che, come tutti gli orizzonti, si allontana ogni volta che cerchiamo di avvicinarci a esso.
Il mio caos interiore è sacro ⋯
Amo il disordine che ho dentro…
ci ho messo anni per crearlo…
e non permetto a nessuno…
di riordinarlo…
Lailly Daolio Aforisma
Aforismi, Poesia, IndividualismoL'esistenza come allenamento del volere ⋯
La vita è la ginnastica del desiderio.
Sant'Agostino
Filosofia patristica, Metafora filosoficaLe arti contribuiscono all'arte di vivere ⋯
Tutte le arti contribuiscono all'arte più grande di tutte: quella di vivere.
Bertolt Brecht Madre Coraggio e i suoi figli
Teatro epico, Riflessione sulla vita, DrammaIl significato profondo della cultura ⋯
Basta vivere da uomini, cioè cercare di spiegare a se stessi il perché delle azioni proprie e altrui, tenere gli occhi aperti, curiosi su tutto e tutti, sforzarsi di capire; ogni giorno di più l'organismo di cui siamo parte, penetrare la vita con tutte le nostre forze di consapevolezza, di passione, dì volontà; non addormentarsi, non impigrire mai; dare alla vita il suo giusto valore in modo da essere pronti, secondo le necessità, a difenderla o a sacrificarla. La cultura non ha altro significato.
Antonio Gramsci Quaderni del carcere
Filosofia marxista, Saggistica politica, PedagogiaL'arte si rivela solo alla personalità ⋯
Poiché l'arte sorge dalla personalità, è solo alla personalità che si rivela e dall'incontro delle due nasce una corretta critica interpretativa.
Oscar Wilde Il critico come artista
Estetismo, Teoria estetica, Saggio critico
L’arte della vita di Zygmunt Bauman
In questo saggio, Bauman esplora come, nella società liquido-moderna, l’identità non sia più un dato di fatto, ma un compito senza fine. La vita diventa un’opera d’arte che ogni individuo deve creare, affrontando costantemente l’incertezza e la precarietà. L’autore analizza le sfide della felicità, dell’amore e della mortalità in un mondo in cui le strutture solide si sono dissolte. Il libro è una guida filosofica per navigare l’esistenza contemporanea, suggerendo che la vera abilità sta nel gestire l’ambivalenza e nell’accettare che la ricerca della felicità sia più importante del suo raggiungimento.
Uno psicologo nei lager di Viktor Frankl
Testimonianza e saggio psicologico, questo libro racconta l’esperienza di Frankl nei campi di concentramento nazisti. L’autore osserva come, anche nelle condizioni più disumane, l’uomo possa trovare un significato per la propria esistenza. La sua logoterapia si basa sull’idea che la principale forza motrice dell’essere umano non sia il piacere, ma la ricerca e la realizzazione di un senso. Il testo dimostra che la libertà ultima, quella di scegliere il proprio atteggiamento di fronte al destino, non può essere tolta, rendendo la vita significativa anche nella sofferenza.
Aut-Aut di Søren Kierkegaard
Opera fondamentale dell’esistenzialismo, questo libro presenta due visioni del mondo contrapposte, incarnate da due personaggi fittizi: la vita estetica e la vita etica. L’esteta vive per l’attimo, cercando il piacere e fuggendo la noia, ma finisce nella disperazione. L’uomo etico, invece, sceglie la responsabilità, l’impegno e la continuità, trovando se stesso attraverso la scelta. Kierkegaard pone il lettore di fronte alla necessità ineludibile della scelta (l’aut-aut, o-o), sostenendo che è solo attraverso l’atto di scegliere che l’individuo definisce la propria esistenza.
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