Accortezza degli spiriti liberi
Uomini di sentimenti liberi, che vivono solo della conoscenza, si troveranno presto ad aver raggiunto lo scopo esteriore della loro vita, la posizione definitiva nei confronti della società e dello Stato, e si sentiranno ad esempio ben soddisfatti di una piccola carica o di una sostanza che basti appunto a vivere; infatti essi regoleranno la propria esistenza in modo che nessun grande mutamento dei beni esterni né alcun sovvertimento dell’ordine politico possano coinvolgere la loro vita. In tutte queste cose essi spendono la minore energia possibile, per potersi immergere, con tutta la forza così risparmiata, e per cosi dire con un lungo respiro, nell’elemento del conoscere. Così possono sperare di immergersi in profondità e di guardare anche sul fondo. Di un avvenimento, un tale spirito prenderà solo un lembo: non ama le cose in tutta l’ampiezza e prolissità delle loro pieghe, poiché non vuole lasciarsene coinvolgere. – Anch’egli conosce i giorni feriali della mancanza di libertà, della dipendenza, dell’asservimento. Ma di tempo in tempo deve giungere anche per lui una domenica di libertà, altrimenti non sopporterà la vita. E possibile che anche il suo amore per gli uomini sia cauto e di breve respiro, perché egli vuole abbandonarsi al mondo delle inclinazioni e della cecità solo quel tanto necessario al fine della conoscenza. Deve confidare che il genio della giustizia dirà qualcosa a favore del suo discepolo e protetto, se voci accusatrici dovessero chiamarlo privo d’amore. – C’è, nel suo modo di vivere e di pensare, un raffinato eroismo, che disdegna di offrirsi alla grande ammirazione delle masse, come fa il suo più rozzo fratello e suole andare silenzioso per il mondo e via dal mondo. Quali che siano i labirinti che attraversa, gli scogli tra i quali si è talvolta tormentato il suo corso, se torna alla luce prosegue chiaro, lieve e quasi senza rumore per la sua via, e lascia che la luce del sole giochi sin nel suo profondo.

Crediti
 Friedrich Nietzsche
 Umano troppo umano
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Quotes per Friedrich Nietzsche

Una volta deciso bisogna chiudere le orecchie anche al migliore degli argomenti opposti, questo è un segno di forte carattere. Dunque un'occasionale volontà di stupidità.

Al cristianesimo la malattia è necessaria, pressappoco come alla grecità è necessaria un'esuberanza di salute - rendere malati è la vera intenzione recondita dell'intero sistema procedurale della Chiesa per salvare se stessa [...] una religione che ha insegnato a fraintendere il corpo, che non vuole sbarazzarsi delle superstizioni dell'anima, che fa dell'insufficiente nutrimento un merito, che nella salute combatte una specie di nemico, di diavolo, di tentazione, che vuole dare da intendere che si possa portare in giro un'anima perfetta in un cadavere di corpo.  L'anticristo

È sempre una cosa sola quella per cui la felicità diventa felicità: il poter dimenticare o, con espressione più dotta, la capacità di sentire, mentre essa dura, in modo non storico. Chi non sa mettersi a sedere sulla soglia dell'animo dimenticando tutte le cose passate, chi non è capace di star ritto su di un punto senza vertigine e paura come una dea della vittoria, non saprà mai cos'è la felicità, e ancor peggio, non farà mai alcunché che renda felici gli altri.

La logica è soltanto schiavitù nei vincoli del linguaggio. Quest'ultimo ha peraltro in sé un elemento illogico, la metafora. La forza logica fa equiparare ciò che è diseguale, è quindi effetto della fantasia. Su ciò si fonda l'esistenza dei concetti, delle forme, ecc.

Il giallo profondo e il rosso caldo vuole il mio gusto, che mescola il sangue a tutti i colori.