Un cronopio trova un fiore solitario in mezzo ai campi. Dapprima lo vuole strappare, ma pensa che sia una crudeltà inutile e si inginocchia accanto a lui e gioca allegramente con il fiore, ossia: gli accarezza i petali, soffia su di lui per farlo danzare, ronza come un'ape, ne annusa il profumo, e infine si sdraia sotto il fiore e si addormenta avvolto in una grande pace. Il fiore pensa: «È come un fiore». Fiore e cronopio
Tutto ciò che vorrei da te sono quelle cose quotidiane, l'odore del tuo corpo, sapere cosa pensi di qualsiasi cosa, di te, di me, del nostro ambiente. Che tu guardi oltre il mio aspetto fisico, che mi ricordi con passione, e che il piacere che insieme inventiamo sia un altro segno della libertà.
La vita, come un commento di un'altra cosa
che non raggiungiamo, e sta lì, alla portata
del salto che non facciamo. Ogni volta andrò
sentendo meno e ricordando di più.
Tutto quello che vorrei da te, sono queste cose quotidiane, l'odore del tuo corpo, sapere cosa pensi di qualsiasi cosa, di te, di me, del nostro ambiente. Che tu possa guardare oltre il mio aspetto fisico, che mi ricordi con passione, e che il piacere che abbiamo inventato insieme sia un altro segno di libertà.
Da qualche parte deve pur esserci un immondezzaio dove si sono accumulate le spiegazioni. Una cosa soltanto inquieta in questo santificato panorama: ciò che potrà accadere il giorno in cui qualcuno arrivi a spiegare anche l'immondezzaio.
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