Egon SchieleIn L’albero intricato, David Quammen celebra la metagenomica come una rivoluzione che ha aperto una finestra sul mondo invisibile dei microbi. Superando i limiti della microbiologia classica, questa disciplina sequenzia il materiale genetico collettivo di un ambiente, svelando una biodiversità nascosta e ridefinendo la nostra comprensione dell’ecologia e dell’evoluzione. La metagenomica, con il suo approccio innovativo, illumina la natura reticolata della vita, rafforzando il tema di un albero intricato dove ogni gene racconta una storia di connessioni profonde.

Superare i limiti della microbiologia classica

La microbiologia tradizionale si basava sulla coltura in vitro dei microbi, ma solo una frazione minuscola – meno dell’1% – era coltivabile, un problema noto come the great plate count anomaly. Questa dark matter biologica sfuggiva allo studio, lasciando gran parte della diversità microbica invisibile. Quammen descrive come la metagenomica abbia aggirato questo ostacolo, estraendo e sequenziando il DNA direttamente da campioni ambientali, come suolo, oceani o intestino. Il risultato, il metagenoma, cattura l’intero patrimonio genetico di una comunità, offrendo uno sguardo senza precedenti sul mondo microbico.

Questa svolta, resa possibile dal sequenziamento ad alta processività e dalla bioinformatica, ha liberato la microbiologia dai vincoli del laboratorio, rivelando l’immensa complessità della vita al di là di ciò che possiamo coltivare.

Una finestra sulla diversità nascosta

La metagenomica ha trasformato la nostra visione della biodiversità. Quammen narra come abbia scoperto nuovi phyla e gruppi, come gli Asgard archaea, vicini agli eucarioti, ampliando il catalogo della vita. Ha dimostrato che i microbi dominano la biodiversità globale, abitando ogni nicchia, dai ghiacci alle sorgenti termali. Analizzando i metagenomi, si identificano geni che guidano i cicli biogeochimici – carbonio, azoto, zolfo – o degradano inquinanti, rivelando il ruolo ecologico delle comunità microbiche senza bisogno di isolarle.

Questo approccio gene-centrico sposta l’attenzione da chi c’è a cosa fa, mostrando come i microbi siano i veri architetti degli ecosistemi, un’intuizione che ridefinisce la nostra percezione del pianeta.

Il microbioma e le interazioni complesse

La metagenomica eccelle nello studio di comunità complesse, come il microbioma umano o quelli di piante e animali. Quammen sottolinea come abbia rivelato l’influenza di questi microbi su salute, fisiologia ed evoluzione dell’ospite. Ha chiarito dinamiche interne, come competizione e cooperazione, e connessioni profonde, come il ruolo del microbioma intestinale nell’immunità. Inoltre, ha permesso di scoprire geni con applicazioni biotecnologiche – antibiotici, enzimi, biocarburanti – trasformando i metagenomi in miniere di innovazione.

Queste scoperte evidenziano che la vita non è fatta di individui isolati, ma di reti di interazioni, dove i microbi sono partner essenziali, intrecciati con ogni organismo in un mosaico ecologico.

Prove di un’evoluzione reticolata

Integrando la metagenomica nella narrazione, Quammen la collega alle scoperte di Woese sull’rRNA. Se Woese ha aperto una porta sulla diversità microbica, la metagenomica l’ha spalancata, confermando l’HGT come forza dominante. I dati metagenomici mostrano geni che si muovono tra specie, come quelli della resistenza agli antibiotici, tracciando l’evoluzione in tempo reale. Tecniche avanzate, come i Metagenome-Assembled Genomes (MAGs), ricostruiscono genomi di organismi non coltivabili, offrendo dettagli filogenetici che rafforzano l’idea di una rete evolutiva.

La metagenomica non solo amplia l’albero della vita, ma ne evidenzia gli intrecci, dimostrando che l’evoluzione è un processo fluido, guidato da scambi genetici che attraversano i lignaggi.

Una nuova ecologia genetica

La metagenomica, come descrive Quammen, sposta il focus dagli organismi agli ecosistemi genetici. Rivela che la vita è prevalentemente microbica e che questi organismi invisibili guidano i processi globali, dal clima alla fertilità del suolo. Rafforza il concetto di rete della vita, dove ogni comunità è un nodo connesso da fili genetici. Questa visione ci invita a vedere la biosfera come un tutto interconnesso, dove i microbi non sono sfondo, ma protagonisti, essenziali per la stabilità del pianeta.

La rivoluzione metagenomica non aggiunge solo dati, ma trasforma la nostra relazione con la natura, riconoscendo l’unità profonda che lega ogni forma di vita.

Un albero intricato e vibrante

L’albero intricato consacra la metagenomica come una lente che illumina il mondo microbico. Quammen narra con entusiasmo come abbia svelato una biodiversità nascosta, trasformando l’albero della vita in una rete intricata. Dai nuovi phyla ai cicli globali, ogni metagenoma racconta una storia di interconnessioni. Questa disciplina non solo espande la scienza, ma ci ricorda che siamo parte di un arazzo vivente, un intreccio di geni e comunità che pulsa di vita, creatività e possibilità, rendendo il nostro pianeta un luogo di infinita meraviglia.

Crediti
 Autori Vari
  *L'albero intricato* di Quammen narra la rivoluzione in biologia evolutiva. Grazie a Woese (Archaea) e Margulis (endosimbiosi), si scopre il trasferimento genico orizzontale (HGT). Questo sfida l'Albero della Vita darwiniano, rivelando una rete intricata dove i microbi e lo scambio genico sono centrali.
 SchieleArt •   • 



Citazioni correlate

  • L'albero intricato inserisce quindi i virus a pieno titolo nella rete della vita. Non sono solo rami secchi o parassiti esterni, ma agenti attivi che tessono connessioni orizzontali, trasferendo geni tra organismi diversi e contribuendo alla plasticità e all'evoluzione dei genomi cellulari.
     David Quammen    L'albero intricato

  • La scoperta del microbioma non è solo un capitolo della biologia moderna, ma un cambiamento fondamentale nel modo in cui percepiamo noi stessi e il nostro posto nel mondo vivente, un mondo molto più intricato e interconnesso di quanto avessimo mai immaginato.
     David Quammen    L'albero intricato

  • Un po' alla volta il disappunto verso singoli individui ha dovuto fare posto al disprezzo dell'insieme. Mi sono presto reso conto della differenza tra me e gli uomini. Ma ho pensato: conoscine prima cento, e troverai di certo il tuo uomo; poi: lo troverai tra mille; poi ancora: alla fine lo troverò, sia pure tra molte migliaia. Alla fine ho capito che la Natura è ancora infinitamente più avara, e che io debbo sopportare con dignità e pazienza la «solitude of Kings»
     Arthur Schopenhauer    L'arte di conoscere se stessi

  • La metagenomica ha superato questo ostacolo fondamentale [della non coltivabilità]... estrae e si sequenzia il materiale genetico collettivo... direttamente da un campione ambientale... spalancando una finestra su mondi biologici precedentemente invisibili.
     David Quammen    L'albero intricato

  • Il microbioma è il nostro secondo genoma, un ecosistema complesso che dialoga costantemente con il nostro corpo. Imparare a modularlo, attraverso la dieta, i probiotici o terapie innovative, rappresenta una delle frontiere più promettenti della medicina del futuro per prevenire e curare malattie.
     Maria Rescigno    Il grande racconto del Microbioma. Alla scoperta dei batteri che abitano in noi

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