Io sono il bambino che gioca con la schiuma
dei mari ormai incurabili
Lungo questa spiaggia imbandierata di gabbiani
stiro le mie braccia come reti lasche
mentre le onde pizzicano i miei sogni
e sola una lacrima si frange sulle rocce
Alle rive si affacciano gli scogli
vengono a ballare a piedi nudi sulla mia anima
e sulle loro labbra portano alghe e coralli
il lievito del mare che diventa bacio
Muovo i miei piedi allora
come due vecchi remi
il mio cuore è un oceano di volti e mani
e vi entro senza rendermi conto
con il mio bagaglio di sabbia
aggrappato al timone del vento
alla prua degli anni
dove una voce che non è la mia voce
solleva l’ancora di questa piccola barca
che si allontana con la mia infanzia a bordo.
Alle rive si affacciano gli scogli
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