Ammazzare la pietà

Ci disse pure il caso di una famiglia di sfollati che aveva passato quasi un anno in montagna, come noi, e poi discesa abbasso al momento dell’arrivo degli alleati e si era messa in una casetta sulla strada, a poca distanza dalla nostra: una bomba aveva preso in pieno quella casetta ammazzando tutti quanti: marito, moglie e quattro figli. Io ascoltavo queste cose senza dir nulla e così Rosetta. In altri tempi avrei esclamato: Ma come? E perché? Poveretti. Guarda un po’ che fatalità. Ma adesso non me la sentivo di dir nulla. In realtà le nostre disgrazie ci rendevano indifferenti alle disgrazie degli altri. E in seguito ho pensato che questo è certamente uno dei peggiori effetti della guerra: di rendere insensibili, di indurire il cuore, di ammazzare la pietà.

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