L’amore pretende l’espressione. Non starà fermo, zitto, non sarà buono, schivo, visibile, non rimarrà muto, no. Irromperà in canti di lode, la nota acuta che spezza il bicchiere e ne fa versare il liquido. Non è un conservatore l’amore. È un cacciatore e del suo gioco noi siamo la preda. Maledetto sia il suo gioco. Come si può essere preda quando le regole cambiano continuamente? Mi chiamerò Alice e giocherò a croquet con i fenicotteri. Nel Paese delle meraviglie tutti barano e l’amore è il Paese delle meraviglie, no? L’amore fa girare il mondo. L’amore è cieco. All You Need Is Love. Nessuno è mai morto d’amore. Ti passerà. Sarà diverso quando saremo sposati. Pensa ai bambini. Il tempo rimargina le ferite. Ancora in attesa del Signor Right? della Signora Right? E magari di tutti i piccoli Right? Sono i cliché il problema. Perché un’emozione precisa richiede un’espressione precisa. Se ciò che provo non è preciso, dovrò comunque chiamarlo amore? E così terrificante, l’amore, che tutto quello che posso fare è ficcarlo dentro un cesto pieno zeppo di soffici giocattolini rosa e spedirlo al mio indirizzo con un biglietto di felicitazioni per il fidanzamento. Ma non è il fidanzamento, è la confusione, il punto. Faccio di tutto per distogliere lo sguardo, perché l’amore non si accorga di me. Voglio la versione annacquata, il linguaggio sdolcinato, i gesti insignificanti. La poltrona sfondata dei cliché. Va bene, milioni di culi si sono seduti qui prima del mio. Le molle hanno ceduto, il tessuto ha un odore familiare. Non devo aver paura, ascolta, l’hanno fatto anche i nonni, lui con il colletto inamidato e il cravattino, lei col vestito di mussola bianca che tirava un po’ sui fianchi. L’hanno fatto loro, l’hanno fatto i miei genitori, adesso lo farò anch’io, no? Le braccia aperte, non per abbracciarti, ma per tenermi in equilibrio, mentre camminando nel sonno mi dirigo verso la poltrona. Come saremo felici. Come saranno tutti felici. E vissero tutti felici e contenti.
La noia indirettamente diventa la fonte di innumerevoli dolori, in quanto l'uomo, per scacciarla, s'appiglia a tutto: agli svaghi, alla vita di società, al lusso, al gioco, al bere e via dicendo – espedienti che arrecano ogni sorta di danni, rovina e infelicità.
Arthur Schopenhauer Consigli sulla felicitàNon c'è la Verità. C'è solo la verità di ogni momento.
Ramana MaharshiNon c'è da stupirsi se qui genera più confusione che là dove è nato. Perché in Cina si era già sul piede di guerra, che si tratti di mercati o di malattie. In Europa vi era invece un certo disordine: tra le nazioni e tra le aspirazioni. Il risultato di tale disordine è stata l'indecisione, l'agitazione e un difficile adattamento.
Jean-Luc Nancy Un virus troppo umanoL'amore è la più nobile debolezza dello spirito.
John DrydenIl mantello del passato è fatto con il tessuto delle emozioni della nostra vita e cucito con i fili enigmatici del tempo. In genere non possiamo fare altro che avvolgercelo attorno alle spalle per trarne conforto, o trascinarcelo dietro mentre ci sforziamo di proseguire il nostro cammino.
Sergio Parilli
L’arte di amare di Erich Fromm
Un classico della psicologia che esplora l’amore come atto volontario e non semplicemente come emozione. Fromm sostiene che l’amore richiede cura, rispetto e conoscenza e offre una visione profonda di come le nostre relazioni possono essere autentiche e significative.
Diario di un dolore di Clive Staples Lewis
Un toccante resoconto della sofferenza personale di Lewis per la perdita della moglie. Questo diario esplora il dolore, l’amore e la confusione delle emozioni umane, mettendo in discussione molti dei cliché legati alla sofferenza e alla guarigione.
Il mestiere di vivere di Cesare Pavese
Un’opera in forma di diario che raccoglie pensieri personali sull’esistenza, il dolore, l’amore e la solitudine. Pavese riflette su come le esperienze d’amore influenzino profondamente la nostra identità e il nostro rapporto con il mondo.
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