Domenica, 14 settembre 1913
Caro signor Hauer,
Ho consegnato il quadro ai suoi figli e le chiedo, se possibile, di non effettuare lo scambio fino al mio ritorno; quando avrò pronto il prossimo quadro, che presumo le piacerà, le scriverò ovviamente e, se lo gradisce, potremo semplicemente fare lo scambio. – Nel caso le risultasse difficile, sarei perfettamente disposto ad accettare ora la sua proposta. Con la prima opzione, avremmo i seguenti risultati:
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Mi ha inviato 200 K [Corone] a Sattendorf e, secondo la sua affermazione, la metà sarebbe ancora per la Resurrezione e le altre 100 K per un nuovo quadro, quindi, secondo lei, mancherebbero ancora 200 K per il quadro del mulino a sega. Tuttavia, ho scritto che le prime 100 K, che secondo lei erano destinate alla pittura Resurrezione, costituiscono un anticipo per un nuovo quadro. Naturalmente, spetta a lei decidere cosa fare.
I miei più calorosi saluti,
Egon Schiele.
Busta:
Al signor Franz Hauer
Vienna XIX
Silbergasse 40
Da Egon Schiele Vienna XIII.:
Hauptstraße 101.
La lettera di Egon Schiele, datata domenica 14 settembre 1913, indirizzata al signor Hauer, svela una significativa interazione tra due artisti riguardo a uno scambio di opere d’arte. Schiele, riconosciuto per la sua maestria pittorica e per la sua poetica unica, intrattiene una relazione di reciproco interesse e collaborazione con Hauer. Questa corrispondenza, conservata con cura nel Leopold Museum di Vienna, offre un’importante finestra sulle dinamiche artistiche dell’epoca.
Nella sua lettera, Schiele informa Hauer che ha consegnato il quadro ai suoi figli e gli chiede gentilmente di non procedere con lo scambio fino al suo ritorno. Il pittore si impegna a scrivere nuovamente non appena avrà completato il prossimo dipinto, che presume possa piacere a Hauer, e propone di effettuare uno scambio semplice: se Hauer lo gradisce, potrebbero procedere con lo scambio delle opere d’arte. Questo scambio diventa un segno tangibile dell’ammirazione reciproca e del sostegno artistico che i due condividono.
La lettera di Schiele rivela anche una questione finanziaria relativa al pagamento dei dipinti. Hauer aveva inviato 200 corone a Sattendorf, di cui la metà era destinata alla Resurrezione e l’altra metà per un nuovo quadro. Secondo Hauer, pertanto, 200 corone dovevano ancora essere saldate per l’opera del mulino a sega. Schiele, tuttavia, spiega che nella sua precedente corrispondenza aveva specificato che le prime 100 corone, che Hauer riteneva destinate alla Resurrezione, in realtà costituivano un anticipo per un nuovo dipinto. La decisione su come gestire la questione finanziaria viene lasciata a Hauer, rafforzando l’importanza dell’equità e della chiarezza nelle transazioni artistiche.
L’envelope, corredato con cura, rivela gli indirizzi sia di Schiele che di Hauer. Questo particolare dimostra la premura di Schiele nel mantenere una comunicazione diretta e personale con il suo collega. Ogni dettaglio, sia nelle parole che nell’aspetto esteriore della corrispondenza, evidenzia l’attenzione di Schiele ai particolari e la sua dedizione nel costruire rapporti significativi nell’ambiente artistico.
La lettera di Schiele a Hauer mette in luce l’importanza delle relazioni tra gli artisti e la necessità di una comprensione reciproca nel mondo dell’arte. Schiele dimostra un rispetto profondo per le opinioni di Hauer e si sforza di raggiungere un accordo che soddisfi entrambi. Questa apertura e disponibilità al dialogo testimoniano la maturità e la determinazione di Schiele nell’instaurare legami artistici solidi e duraturi basati sulla fiducia e sulla collaborazione
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Schiele: Disegni e acquerelli di Alessandra Comini
Questo volume esplora l’abilità di Schiele nel catturare emozioni e dinamiche umane attraverso la sua arte su carta. Le lettere e i disegni esaminati danno una visione intima della sua personalità e della sua visione artistica.
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