Il culto, la religione, l’idolatria della vita-per-la-vita in astratto può significare oblio e disprezzo completi, addirittura feroci, per le vite in concreto, la tua, la mia, le nostre una per una. La vita ad ogni costo non ascolta gli urli di là dal muro, non indaga quel che c’è dentro o intorno o sopra un letto, è una specie di complicità oscura con la faccia più improvvida della morte, ed è sempre così quando un principio astratto perverte o fa scempio dell’esperienza. Pietà in astratto assoluta si fa, qui nei rigagnoli del fermento, gridante empietà. Ascoltare le vite ad una ad una è vera pietà.
Ascoltare le vite è vera pietà
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