
Al di là del mondo nel quale viviamo, in uno sfondo remoto, esiste ancora un altro mondo, che rispetto al primo sta nell’identico rapporto in cui la scena che talvolta vediamo a teatro si trova rispetto alla scena reale. Attraverso un velo sottile, ci pare di vedere un altro mondo di veli, più tenue e più etereo, d’una intensità diversa da quella del mondo reale. Molti uomini che compaiono corporeamente nel mondo reale non in questo hanno la loro dimora ma nell’altro. Eppure, allorché un uomo se ne allontana, allorché quasi svanisce dal mondo della realtà, ciò dipenderà da uno stato di malattia o di salute. Tale fu il caso di quell’uomo che, pur senza conoscerlo, una volta io conobbi. Non apparteneva al mondo reale, eppure molti erano i suoi legami con esso. Continuamente vi penetrava addentro, e sempre, quanto più vi si abbandonava, tanto più ne era fuori. […] Non si sottraeva alla realtà, non era, infatti, troppo debole per sopportarla, anzi era troppo forte. Ma questa sua forza in fondo non era che malattia.
Quotes per Søren KierkegaardLa fede non cancella l'imprevedibilità dell'esistenza umana, ma è il rischio che il singolo corre, scegliendo di credere – ed è tale rischio solo quando il singolo sa che la fede è rischio e non trasforma la propria fede in un sapere. La fede non si può comprendere; il massimo a cui si arriva è poter comprendere che non si può comprendere. Così anche per un Assoluto non si possono dar ragioni; al massimo si possono dar ragioni che non ci sono ragioni.
In teatro scoppiò un incendio dietro le quinte. Un clown uscì sul palcoscenico e avvisò il pubblico. Gli spettatori pensarono che si trattasse di uno scherzo e applaudirono. Il clown ripeté l'annuncio, con sempre maggior divertimento dei presenti. È così, immagino, che il mondo finirà distrutto: tra l'ilarità generale dei buontemponi, convinti che sia tutto un gioco.
State attenti: la nave è ormai in mano al cuoco di bordo, e le parole che trasmette il megafono del comandante non riguardano più la rotta, ma quel che si mangerà domani.
Non c'è nessuna arte nel sedurre una fanciulla. È solo questione di fortuna trovarne una degna di essere sedotta.
Quella contraddizione penosa, quella malattia dell'io di morire eternamente, di morire e tuttavia di non morire, di morire la morte. Perché morire significa che tutto è passato, ma morire la morte significa vivere, sperimentare il morire, e sperimentare questo tormento per un solo momento vuol dire sperimentarlo in eterno. La malattia mortale
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