Scrittore e drammaturgo francese, autore di saggi filosofici e politici. Distante dal marxismo, anche negli anni in cui, prima della guerra, aveva aderito al Partito comunista francese, C., che nel 1957 era stato insignito del premio Nobel per la letteratura, venne maturando un sempre maggior distacco dai partiti della sinistra storica, attestandosi su una posizione di difesa della democrazia indipendente da tutti i partiti, che mantenne fino alla morte, improvvisa e prematura, avvenuta, nel 1960, per un incidente stradale. (Fonte)
Lo specchio va in frantumi

Rumore d’armi e mormorio in quinta. Caligola si alza, prende un seggio e si accosta ansimando allo specchio. Si guarda, fa la mossa di balzare in avanti e, vedendo la propria immagine muoversi di riflesso nello specchio, lancia violentemente il seggio urlando. Alla storia, ⋯
L’aspetto delle nostre verità

Noi finiamo sempre per avere l’aspetto delle nostre verità.
L’esistenza intera per un uomo distolto dall’eterno non è che una commedia smodata, sotto la maschera dell’assurdo.
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Si avrebbe torto a veder qui un simbolo e credere che l’opera d’arte possa essere infine considerata ⋯
Principio razionale e ragionevole

Non so se il mondo abbia un senso che lo trascenda; ma so che io non conosco questo senso e che, per il momento mi è impossibile conoscerlo. Che valore ha per me un significato al di fuori della mia condizione? Io posso comprendere ⋯
Sentimenti monotoni

Al termine d’una così lunga separazione, non si figuravano più l’intimità che era stata la loro, né come avevano potuto vivere accanto a una creatura su cui, a ogni momento, potevano posare la mano. Da questo punto di vista, erano entrati nell’ordine stesso della ⋯
Sonno senza sogni

Il gran desiderio d’un cuore inquieto è di possedere interminabilmente la creatura che ama o di poterla immergere, quando sia venuto il tempo dell’assenza, in un sonno senza sogni che non possa aver termine che col giorno del ricongiungimento. ⋯
Milioni di uomini hanno contemplato questo paesaggio

La vita è difficile da vivere. Non si riesce sempre ad adeguare le proprie azioni alla propria visione del mondo. (E quando credo di intravedere il colore del mio destino, ecco che sfugge al mio sguardo.) […] Ma un giorno la terra ci rivolge ⋯
Principi eterni

Secrezione nefasta

Il risentimento è molto ben definito da Scheler come un’autointossicazione, la secrezione nefasta, in vaso chiuso, di un’impotenza prolungata. Al contrario la rivolta frange l’essere e l’aiuta a traboccare. Libera dai flutti i quali, da stagnanti come erano, divengono furiosi. ⋯
L’uomo è fine a se stesso

Sì, l’uomo è fine a se stesso. Ed è anche il suo solo fine.
Se vuol essere qualche cosa, deve esserlo in questa vita. Adesso, lo so d’avanzo.
I conquistatori, a volte, parlano di vincere e di superare; ma è sempre “superarsi” ⋯
Esistenza inesprimibile

Dopo una certa età…

Il mondo ci sfugge

Ecco l’estraneità: accorgersi che il mondo è denso, intravedere fino a che punto una pietra sia estranea e per noi irriducibile, con quale intensità la natura, un paesaggio possano negarci. Nel fondo di ogni bellezza sta qualche cosa di inumano, ed ecco che ⋯