Ogni cosa permane – ogni cosa rimane – ogni cosa sussiste – ogni cosa resiste – guarda niente è mutato, immagino da che tu partisti tu, femmina, mutande, mestrui, tu, io, morremo, morremo la vecchiaia ci singhiozza nella spina dorsale, la gomma attorno agli |
Come si passa da Cartesio alla Cabala
La pubblicazione di questo breve volume di René Guénon è un’impresa di avveduta provocazione: giacché difficilmente un testo di mole tanto esigua può riuscire a tal punto sconcertante, irritante, inaccettabile, ragionevolmente argomentato e impossibile. Guénon stesso, in mezzo ai moderni, è un esempio ⋯
L’amore familiare
Mi dicono che una maggioranza di coloro che sono in stato di cattività familiare ritiene che l’amore sia il fondamento della famiglia, opinione accreditata dal clero, formato esclusivamente da celibi. In verità, se non ci fosse amore, non si proverebbe alcun piacere a percuotere ⋯
Mammifero italiano
L’italiano medio, scapolo, divorziato o con famiglia, che passi nelle vicinanze di una bandiera italiana, sgargiante nei suoi tre colori, è ammonito di tenere un contegno assolutamente inequivoco; potrà sorridere, ma con rispetto, nei confronti di detta bandiera, e non sguaiatamente, come può accadere ⋯
L’io è un hic
L’io è un luogo, un hic: pertanto lo apparenteremo alla stazione, o al funerale; luogo trascendentale, metafisico segno d’unghia, e anche meno, astuzia del discorso (come a dire: Signore e Signori) o della sragione, sede del delirio, poltrona della demenza, trono della balbuzie, bara ⋯
L’errore fu nascere, nient’altro
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Scrivi, scrivi
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Merce inesitata
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Il pianeta comincia a sbriciolarsi
È affascinante. Può essere rovinoso. È un bel gioco, come la roulette russa. I macchinismi computerizzati si sono infilati nella Borsa di New York. Calmi. Non hanno passioni. Non hanno opinioni. Una volta, anni fa, qualcuno li aveva predisposti: se quel titolo scende di ⋯
Capire D’Annunzio è una delle cose più difficili
Se ciò che fa la fortuna d’un poeta è un elemento tutto pratico, è chiaro come D’Annunzio debba ora essere circondato di diffidenza. Le sue parole sono prive di avventura: i suoi miti sono oratori e abbondevoli. Ora noi tendiamo alla purezza: che ⋯
Furia di gioia
Un giovane uomo si sta recando a un appuntamento con una giovane donna, alla quale intende dire che trova inutile, dannoso, dispersivo e monotono continuare a vedersi; in realtà egli non ha mai amato la giovane donna, ma ha provato per lei, via via, ⋯
Mancano le doti per trovare la cruna
Ma è poi certo che chi si nasconde non voglia esser trovato? O forse vuole istituire una condizione così ardua che solo qualcuno che lui ha, bizzarramente, in mente, possa rintracciarlo, un setaccio che escluda tutti, meno – chi? Diciamo, qualcuno che sia connaturale ⋯
Ritratto del mentitore
Conosciamo l’origine della verità, la salutiamo nella menzogna; conveniamo che un concetto sia vero, costruiamo sensi e significati, definiamo luoghi; e la memoria delle passate verità diviene leggenda o mitologia. L’uomo sa: l’uomo è consapevole che tutto ciò che lo circonda sia creazione del ⋯
Il centro dell’inguine
Conosco la pace del pensoso dinosauro,
la coerenza delle zanne della tigre:
dove non c’erano parole
dove non ci sono parole,
nel centro del centro del centro
delle cose sorde, vitali, sanguinose,
dove si enumerano stomaco,
unghie, genitali,
intestini lunghissimi, zampe,
e le lacrime ⋯
Provvisoria e non duratura coerenza
Pensano che la terra sia un grumo di forze, un’aggressione contro il nulla, il disegno voluttuoso di un sasso arroventato contro l’aria dell’universo intero, e dichiarano necessario non capire l’esistenza della terra, ma solo accettarla, e operarla, con che essi intendono quella adesione corporale ⋯
Un residuo tolemaico
Si suppone che una certa parola, scelta dall’autore, come per comodità diciamo, abbia il senso che quel tal signore abbia voluto. Insensatezza più insensata non potrebbe darsi. Se qualcuno avesse voluto mettere un qualsiasi senso in una parola, quel senso non ci sarebbe affatto. ⋯