Autoritratto in posa drammaticaIl disegno di Egon Schiele intitolato Autoritratto in posa drammatica, realizzato nel 1914, rappresenta un’opera di grande impatto emotivo e visivo. Il dipinto, realizzato con matita su carta, mostra il volto dell’artista in primo piano, in una posa che trasmette un forte senso di drammaticità e intensità emotiva.
La tecnica utilizzata da Schiele è molto raffinata e precisa: i tratti della matita sono nitidi e definiti, ma allo stesso tempo la sua mano è molto libera e spontanea. Questa combinazione di precisione e spontaneità conferisce al disegno un senso di vitalità e di energia creativa.
La posa dell’artista, sembra suggerire un momento di intenso pensiero o di meditazione. La sua espressione è intensa e concentrata, e trasmette un forte senso di introspezione e di autoanalisi.
L’opera è espressione del profondo senso di individualità che caratterizzava l’artista e la sua epoca. Schiele, infatti, era noto per la sua visione personale e per la sua ricerca di un linguaggio artistico che fosse in grado di esprimere le sue emozioni e le sue sensazioni in modo diretto e immediato.
Il dipinto è caratterizzato da una grande attenzione ai dettagli: le linee del viso, i capelli, gli abiti e le orecchie dell’artista sono tutti disegnati con grande precisione e attenzione al dettaglio. La figura dell’artista emerge così dalla pagina con grande forza e presenza, come se fosse realmente presente davanti all’osservatore.
In definitiva, Autoritratto in posa drammatica è un’opera di grande intensità e di grande valore artistico, che rappresenta uno dei momenti più significativi della carriera di Egon Schiele. La sua tecnica raffinata e la sua capacità di rappresentare l’introspezione e l’individualità lo rendono uno dei più grandi artisti del movimento espressionista.

Crediti
 Joe Conta
 Disegni di Schiele
 SchieleArt •  Self-Portrait in Dramatic Pose • 




Quotes casuali

Come infatti l'uomo è il migliore degli animali quando abbia realizzato la sua natura, così è il peggiore di tutti quando sia privo di legge e di giustizia. In effetti l'ingiustizia più pericolosa è quella che dispone di armi; l'uomo viene al mondo disponendo di armi al servizio di saggezza e virtù, ma di queste armi è quanto mai possibile servirsi per cose opposte. Perciò senza virtù è l'animale più scellerato e più feroce […]Aristotele
Politica
La politica in questo momento e in questo Occidente che ha scelto il capitalismo non solo come sistema economico ma anche come teorema filosofico e morale, non esiste più.
Chi guida il Paese, chi muove le leve dell'informazione è il grande capitale. I numeri sono diventati più importanti degli uomini. Chi paga le conseguenze più dure sono le minoranze politiche, religiose, culturali o anche solo comportamentali: proprio quelle da cui si potrebbero attingere nuove idee.
Fabrizio De Andrè
...dall'intervistadi Pietro Acquafredda, Specchio, 30 novembre 1996
Le intenzioni, specialmente se buone, e i rimorsi, specialmente se giusti, ognuno, dentro di sé, può giocarseli come vuole, fino alla disintegrazione, alla follia. Ma un fatto è un fatto: non ha contraddizioni, non ha ambiguità, non contiene il diverso e il contrario.Leonardo Sciascia

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