Avrei voluto rinnegarTi
Ma Tu che stai lì, perché non Ti muovi? Contro Te mi ribello, non contro di loro. Tu sei il colpevole, non i Tuoi sgherri. Possiedi milioni di mondi, e non sai che fare? Quanto impotente è la tua impotenza? Hai da fare miliardi di cose, e alcune le sbagli? Ma che Dio sei, allora? Se la Tua crudeltà è una saggezza che noi non comprendiamo, allora sì che ci hai fatto imperfetti! Se siamo condannati a soffrire, perché non dobbiamo soffrire tutti nella stessa misura? Dato che le Tue benedizioni non bastano per tutti, distribuiscile almeno con equità! Io sono un peccatore… eppure volevo fare del bene. Per quale motivo non mi hai lasciato dare il cibo agli uccellini? Se sei Tu che li nutri, lo fai male davvero! Avrei voluto rinnegarTi e potrei ancora farlo. Ma tu sei qui, unico, onnipotente, spietato, l’istanza suprema, eterna… e non si può sperare che il castigo Ti colga, che la morte Ti dissolva in una nuvola, e neppure che il Tuo cuore si svegli. Non voglio la Tua grazia! Spediscimi all’inferno!

Crediti
 Joseph Roth
 La ribellione
 SchieleArt •   • 




Quotes per Joseph Roth

Il cambiamento delle abitudini è ciò che ci fa sentire estranei.  La terra delle promesse

Ora sono seduto davanti alla piazza vuota e ascolto scorrere le ore. Si perde una patria dopo l'altra, dico a me stesso. Siedo qui con il bastone accanto. I piedi sono escoriati, il cuore stanco, gli occhi asciutti. La miseria si accovaccia al mio fianco, si fa sempre più dolce e grande, il dolore si ferma, diventa forte e benevolo, la paura avanza cantando con voce tonante e non può più incutere paura. E proprio questo è lo sconforto.

Gli altri, che durante la guerra civile già avevano scritto e trascritto manifesti, ordinanze, programmi, testi, opuscoli, continuarono a tenere le penne in mano, le penne, questi sottili arnesi d'acciaio, gli strumenti più forti del potere. Ma risultò che gli uomini ai quali era stato consentito di dimostrare il loro talento e la loro forza non possedevano alcun talento e solo la forza bastante a scacciare a gomitate dalla scrivania l'avversario di uguale valore e a ricomparire alla scrivania nel caso che l'altro fosse riuscito a scacciare loro.  Il profeta muto