È troppo facile pensare l’informe come l’opposto della forma. E pensare alla forma versus la materia. Perché questo versus riempie sempre i compiti della forma, che sono di creare delle opposizioni binarie, di separare il mondo in coppie di opposizioni nette, per mezzo di redingote matematiche, secondo l’espressione di Bataille. Forma versus materia. Maschile versus femminile. Vita versus morte. Interno versus esterno. Verticale versus orizzontale ecc… Il caos opposto alla forma è un caos che potrebbe sempre prendere forma, poiché la forma è da sempre lì ad attendere il caos.
Dobbiamo piuttosto pensare l’informe come qualcosa che è creato dalla forma stessa, secondo una logica che agisce logicamente contro sé stessa, dall’interno, per cui la forma produce un’eterologia. Consideriamolo non come l’opposto della forma, ma come una possibilità che opera nel cuore della forma, per eroderla.
[…]L’impiego che faccio dell’inconscio ottico così come è stato evocato nelle pagine di questo libro si riferisce dunque a quello di Benjamin. Se è possibile dire che si presenta come isolato nel campo del visivo, e perché così l’ha voluto un gruppo disparato di artisti che l’hanno “costruito” come proiezione dell’idea che la visione umana è ben lungi dal padroneggiare tutto ciò che abbraccia con lo sguardo, poiché è in conflitto con l’interno dell’organismo che essa abita.
L’esperienza dell’arte: Storia dell’estetica di Paolo D’Angelo
Una panoramica completa dell’evoluzione del pensiero estetico occidentale, che esplora il rapporto tra forma e contenuto nell’arte. Il libro analizza le principali teorie estetiche e il loro impatto sulla comprensione dell’arte contemporanea, dedicando particolare attenzione al concetto di forma e alle sue trasformazioni nel XX secolo.
Il pensiero delle immagini di Federico Ferrari
Un’analisi approfondita del rapporto tra filosofia e immagine, che esplora il concetto di inconscio ottico e la sua rilevanza nella teoria dell’arte contemporanea. L’autore esamina come la visione umana interagisca con le strutture profonde della percezione, mettendo in discussione i tradizionali paradigmi della rappresentazione.
L’informe: Istruzioni per l’uso di Rosalind Krauss e Yve-Alain Bois
Un’esplorazione rigorosa del concetto di informe sviluppato da Georges Bataille, che analizza come questo concetto abbia influenzato l’arte del XX secolo. Gli autori esaminano come l’informe operi all’interno delle strutture formali dell’arte, sovvertendole dall’interno e creando nuove possibilità espressive.
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