Catalogo personale delle nostre sensualità
Lo sforzo consiste nel materializzare il piacere del testo, nel fare del testo un oggetto di piacere come gli altri. Vale a dire: sia nell’accostare il testo ai «piaceri» della vita (un piatto, un giardino, un incontro, una voce, un momento, ecc.) e fargli raggiungere il catalogo personale delle nostre sensualità, sia nell’aprire col testo la breccia del godimento, della grande perdita soggettiva, identificando allora il testo ai momenti più puri della perversione, ai suoi luoghi clandestini. L’importante è […] abolire la falsa contrapposizione della vita pratica alla vita contemplativa. Il piacere del testo è una rivendicazione diretta appunto contro la separazione del testo; giacché quello che ci dice il testo, attraverso la particolarità del suo nome, è l’ubiquità del piacere, l’atopia del godimento.

Crediti
 Roland Barthes
 Il piacere del testo
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Quotes per Roland Barthes

Lo haiku non è un pensiero ricco ridotto ad una forma breve, ma un evento breve che trova tutt'a un tratto la sua forma esatta.

La relazione tra Eros e poesia è un tema che ha affascinato numerosi autori nel corso della storia della letteratura. Eros, la personificazione dell'amore e del desiderio nella mitologia greca, ha spesso rappresentato una fonte di ispirazione per i poeti, che hanno cercato di esprimere attraverso i loro versi le complessità e le sfumature dell'amore. Questa connessione ha dato vita a opere che esplorano l'intensità emotiva, la bellezza, il tormento e l'estasi dell'amore.

È la perdita brusca della socialità, e tuttavia non ne consegue alcuna ricaduta verso il soggetto (la soggettività), la persona, la solitudine: tutto si perde, integralmente. Fondo estremo della clandestinità, nero di cinema.

La fotografia è inganno perché suggerisce l'illusione dell'eternità. Ma ciò che la fotografia riproduce all'infinito ha avuto luogo una sola volta: essa ripete meccanicamente ciò che non potrà mai più ripetersi nell'esistente.

Testo vuol dire Tessuto; ma laddove fin qui si è sempre preso questo tessuto per un prodotto, un velo già fatto dietro al quale, più o meno nascosto, sta il senso (la verità), adesso accentuiamo, nel tessuto, l'idea generativa per cui il testo si fa, si lavora attraverso un intreccio perpetuo; sperduto in questo tessuto – questa tessitura – il soggetto vi si disfa, simile a un ragno che si dissolva da sé nelle secrezioni costruttive della sua tela.  Il piacere del testo