Chi avrebbe il tempo di attendere tali servitori!

L’anima umana e i suoi confini, l’ampiezza raggiunta fino ad oggi dalle più intime esperienze umane, le altezze, le profondità e le lontananze di queste esperienze, tutta la storia dell’anima che si è compiuta fino ad oggi dalle più intime esperienze umane, le altezze, le profondità e le lontananze di queste esperienze, tutta la storia dell’umanità che si è compiuta sino ad oggi e le sue ancora inesaurite possibilità; tutto ciò è il terreno di caccia prestabilito per uno psicologo nato e un amante della «caccia grossa». Ma quanto spesso deve dirsi con disperazione: «Un unico! ah! solo un unico e questa grande selva, questa selva primordiale!». E così si augura qualche centinaio di battitori e di segugi ben addestrati, da poter spingere avanti nella storia dell’anima umana, per stanare la sua selvaggina. Invano: egli esperimenta ogni volta di nuovo, fino in fondo e amaramente, come sia difficile trovare battitori e cani per tutte quelle cose che eccitano proprio la sua curiosità.

L’inconveniente, nell’inviare i dotti in nuovi e pericolosi territori di caccia, nei quali sono necessari coraggio, intelligenza, acutezza in ogni senso, sta nel fatto che essi non sono più utili proprio là dove inizia la «caccia grossa», ma anche il grande pericolo: – proprio là essi perdono il loro occhio e il loro fiuto di segugio. Ad esempio, per decifrare e chiarire quale storia abbia avuto sino ad oggi il problema della scienza e della coscienza nell’anima degli homines religiosi, dovremmo essere forse noi stessi così profondi, così feriti, immensi, come lo era la coscienza intellettuale di Pascal: e poi occorrerebbe sempre ancora quel cielo aperto di chiara, scaltra spiritualità che riesce a dominare dall’alto in basso, a ordinare, a costringere in formule questo agitarsi di esperienze pericolose e dolorose.

– Ma chi mi renderebbe questo servizio! Ma chi avrebbe il tempo di attendere tali servitori! – Essi crescono visibilmente troppo di rado, sono così inverosimili, in ogni tempo! Alla fine bisogna fare ogni cosa da sé, per sapere noi stessi qualcosa: cioè si ha molto da fare! – Ora però una curiosità come la mia resta sempre il più piacevole di tutti i vizi, – scusate! volevo dire: l’amore per la verità ha il suo premio in cielo e anche già sulla terra. –

Crediti
 Friedrich Nietzsche
 Al di là del bene e del male
  L'essere religioso
 SchieleArt •   • 




Quotes per Friedrich Nietzsche

Il «mondo-verità» — inaccessibile? In ogni caso non ancora raggiunto. Dunque sconosciuto. È perché esso non consola nè salva più, non obbliga più a niente: come una cosa sconosciuta potrebbe obbligarci a qualche cosa?... (Alba grigia. Primo sbadiglio della ragione, Canto del gallo del positivismo).

Una visione antimetafisica del mondo, va bene – ma allora una visione artistica.

Quando dobbiamo cambiare opinione su qualcuno allora gli facciamo pagare duramente il disagio che così ci procura.

Il giallo profondo e il rosso caldo vuole il mio gusto, che mescola il sangue a tutti i colori.

Le nostre virtù  Ci sono atteggiamenti e tratti dello spirito, ci sono sentenze, una piccola manciata di parole nelle quali si cristallizza improvvisamente un'intera cultura, un'intera società. Ci sono tra queste le occasionali parole di Madame de Lambert a suo figlio: «Mon ami, ne vous permettez jamais que des folies, qui vous feront grand plaisir». - Tra parentesi la frase più materna e più accorta che sia mai stata indirizzata ad un figlio.  Al di là del bene e del male