Ogni interpretazione si muove nella struttura del pre-
. L’interpretazione, promotrice della comprensione, deve aver già compreso l’interpretando e l’interpretante. Anche se il procedimento dimostrativo scientifico richiede la rigorosa giustificazione dei propri asserti e non può dunque cominciare col presupporre ciò che si propone di dimostrare, non può in generale mai uscire dai fondamenti della comprensione, poiché ogni comprensione è costituita dalle convinzioni ordinarie degli uomini e del mondo in cui vivono. Ciò conduce al circolo dell’interpretazione. Poiché tale circolo è considerato dalla logica come circolo vizioso, come un’imperfezione da evitare, ne deriva la rimozione dell’interpretazione storiografico-umanistica dal dominio della conoscenza rigorosa. In tal modo, però, si disconoscono le condizioni essenziali della possibilità di ogni interpretazione. Dunque l’importante non è uscir fuori dal circolo, ma starvi dentro nella maniera giusta. Il circolo dell’interpretazione è l’espressione della pre-struttura propria dell’esserci stesso: la matematica non è più rigorosa della storiografia, ma semplicemente più ristretta (o meglio: diversa) quanto all’ambito dei fondamenti esistenziali per essa rilevanti. La situazione emotiva e la comprensione costituiscono gli esistenziali fondamentali dell’esserci. La comprensione porta con sé la possibilità dell’interpretazione, cioè l’appropriazione del compreso. Il discorso è cooriginario alla situazione emotiva e alla comprensione, vale a dire: comprendendo, l’esserci si pro-nuncia, si esprime, si pone-di-fuori, e ciò è reso possibile dalla sua apertura al mondo. L’esserci, pronunciandosi, si mette contemporaneamente nella situazione del sentire ossia: il sentire è costitutivo del parlare: l’esserci sente perché comprende a partire dal suo essere-nel-mondo con gli altri. Sul fondamento del poter-sentire si fonda l’ascoltare, che non si riduce al semplice udire. Infatti non sentiamo mai rumori o complessi di suoni, ma il carro che cigola, la motocicletta che assorda ecc. È necessario un procedimento artificioso per poter sentire un rumore puro. Il sentire, in quanto ascoltare, è aprirsi ai diversi sensi dell’essere come con-essere, essere-assieme.
Circolo dell’interpretazione
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