Condizione assoluta della sua esistenza
Un bambino nasce e lo si arruola presto nella religione che prevale nello stato. Fu sempre così nel passato, e questo si pratica ancora nella maggioranza dei paesi. Laddove questa prima costrizione non è in uso, ve ne sono di altre. Appena il bambino cresce, l’obbligazione è per lui di frequentare la scuola di stato. Alla scuola gli s’insegna che il governo, l’autorità in generale, è la condizione assoluta della sua vita, e che lo stato dove egli è nato è il più perfetto del mondo, che esso sia governato dallo zar, dal sultano, da Chamberlain con la sua politica coloniale, o da un governo repubblicano protettore del trust e dell’imperialismo. Tale è la scuola primaria e obbligatoria, e tali sono tutte le scuole superiori frequentate dagli adulti dello stato russo, turco, inglese, francese o americano.
Non è solo la scuola che forma la gioventù. La letteratura, le riunioni pubbliche o private, i giornali, al soldo del governo o a quello dei ricchi che s’appoggiano sull’autorità o semplicemente cercano i favori dello stato, ovunque e in qualsiasi paese esso sia, il cittadino è sottomesso alla suggestione corruttiva del potere pubblico. Gli è inculcato che l’autorità in generale, e quella del suo paese in particolare, con tutti i suoi attributi – catene, prigioni, pendagli da forca, eserciti – è la condizione assoluta della sua esistenza. Egli è convinto che l’attività governativa sia rispettabile e degna di tutta la stima e l’onore, alla quale ciascuno deve considerarsi felice di partecipare e deve rendere ai suoi rappresentanti tutti gli omaggi

Crediti
 Lev Nikolàevič Tolstòj
 Guerra e rivoluzione
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Quotes per Lev Nikolàevič Tolstòj

No, non ti libererai e non diventerai un altro, resterai quello che sei: con i dubbi, il continuo malcontento di te stesso, gli sterili tentativi di perfezionamento, le ricadute e l'eterna attesa d'una felicità alla quale non sei destinato e che non puoi conseguire.

Ma in lei c'era qualcosa che la metteva al di sopra del suo ambiente: in lei c'era lo splendore di un brillante autentico in mezzo a brillanti falsi. Questo splendore le veniva dagli occhi bellissimi e veramente misteriosi. Lo sguardo stanco e nello stesso tempo appassionato di quegli occhi colpiva per la sua assoluta schiettezza. Guardandola negli occhi pareva di leggere nella sua anima, e conoscerla significava amarla.  Anna Karenina

Un uomo è come una frazione.
Il numeratore è quello che è.
Il denominatore è quello che pensa di sé.
Più grande è il denominatore, minore sarà la frazione.

Vi sono pensieri che non dico neppure a me stesso, ma mi sono tanto cari che se li perdessi non vi sarebbe nient'altro per me.

Quando vivi a lungo, come me per quarantacinque anni di vita cosciente, capisci com'è menzognero, impossibile darsi qualunque modello per la vita. Nella vita non c'è niente di stabile. È come cercare di imprimere una forma sull'acqua corrente. Tutto: la personalità, la famiglia, la società, tutto cambia, scompare e si riforma come una nuvola. E non fai a tempo a abituarti a uno stato della società, che quello non c'è già più ed è passato in un altro.