La filosofia nasce con l’uomo e la sua meraviglia davanti al creato, curiosità e amore della conoscenza, permette di entrare in contatto e interagire con ogni forma vitale. Conoscenza fine a sé stessa, dunque, movimento non utilitaristico. L’essere si dà e si scambia col mondo: è solo, senza esserlo. Qui non vi è nessuna angoscia, poiché non vi è chiusura, il mondo non è “Altro”, io sono il mondo e il mondo è me.
Gli uomini hanno cominciato a filosofare, ora come in origine, a causa della meraviglia: mentre da principio restavano meravigliati e storditi di fronte alle difficoltà più semplici, in seguito, progredendo a poco a poco, giunsero a porsi problemi sempre maggiori: per esempio i problemi riguardanti i fenomeni della Luna e quelli del Sole e degli astri, o i problemi riguardanti la generazione dell’intero universo. Cosicché, se gli uomini hanno filosofato per liberarsi dall’ignoranza, è evidente che ricercarono il conoscere solo al fine di sapere e non per conseguire qualche utilità pratica.
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