Contraddizioni nel sistema capitalistaMettiamoci ora completamente nel punto di vista dell’economista, e confrontiamo, secondo lui, le pretese teoriche e pratiche degli operai.
Secondo il suo stesso concetto, l’economista ci dice che, originariamente, tutto il prodotto del lavoro appartiene all’operaio. Ma allo stesso tempo ci dice che in realtà all’operaio viene restituita solo la parte più piccola e indispensabile del prodotto; solo quella necessaria affinché egli esista non come uomo, ma come operaio, affinché perpetui non l’umanità, ma la classe schiava degli operai.
L’economista ci dice che tutto si compra con il lavoro e che il capitale non è altro che lavoro accumulato, ma allo stesso tempo ci dice che l’operaio, molto lontano dall’essere in grado di comprare tutto, deve vendere sé stesso e la sua umanità.
Mentre i redditi del pigro proprietario terriero in genere ammontano a un terzo del prodotto della terra, e il profitto dell’indaffarato capitalista arriva persino al doppio dell’interesse del denaro, ciò che l’operaio guadagna è, nel migliore dei casi, quanto basta perché, su quattro figli, due muoiano di fame. Mentre, secondo l’economista, il lavoro è l’unico mezzo con cui l’uomo aumenta il valore dei prodotti naturali, la sua proprietà attiva, secondo la stessa Economia Politica, il proprietario terriero e il capitalista, che come proprietario terriero e capitalista sono semplicemente dei privilegiati e oziosi dei, sono ovunque al di sopra dell’operaio e gli dettano leggi.
Mentre, secondo l’economista, il lavoro è l’unico prezzo invariabile delle cose, non c’è nulla di più casuale del prezzo del lavoro, nulla è soggetto a maggiori fluttuazioni.

Crediti
 Karl Marx
 Manoscritti economici e filosofici
 SchieleArt •   • 




Quotes per Karl Marx

Il capitale è un'analisi della produzione e del consumo nella società moderna.  Il Capitale

Una classe nella quale si concentrano gli interessi rivoluzionari della società, non appena si è sollevata, trova immediatamente nella sua stessa situazione il contenuto e il materiale della propria attività rivoluzionaria: abbattere i nemici, prendere misure imposte dalle necessità stesse della lotta. Le conseguenze delle sue proprie azioni la spingono avanti.  Le lotte di classe in Francia dal 1848 al 1850

Il comunismo, per noi, non è uno stato di cose che debba essere instaurato, un ideale al quale la realtà debba conformarsi. Chiamiamo comunismo il movimento reale che abolisce lo stato di cose presenti.

[Che] Non è possibile attuare una liberazione reale se non nel mondo reale e con mezzi reali, [che] la schiavitù non si può abolire senza la macchina a vapore e la Mule-Jenny, né la servitù della gleba senza un'agricoltura migliorata, [che] in generale non si possono liberare gli uomini finché essi non sono in grado di procurarsi cibo e bevanda, abitazione e vestiario in qualità e quantità completa. La «liberazione» è un atto storico, non un atto ideale.  L'ideologia tedesca

Proletari di tutti i paesi, unitevi!  Il Manifesto del Partito Comunista