Il reddito di cittadinanza è un tema centrale nel pensiero di Domenico De Masi, ampiamente discusso nel libro Conversazioni sul futuro. Il sociologo italiano affronta questo argomento con un approccio innovativo, vedendolo non solo come uno strumento di lotta alla povertà, ma come un elemento chiave per ripensare il rapporto tra lavoro, reddito e cittadinanza nelle società contemporanee.
De Masi parte dalla constatazione che l’automazione e la digitalizzazione stanno trasformando radicalmente il mercato del lavoro, rendendo obsolete molte professioni e creando nuove forme di disoccupazione strutturale. In questo contesto, il reddito di cittadinanza si configura come una risposta necessaria per garantire una vita dignitosa a tutti i cittadini, indipendentemente dalla loro condizione lavorativa.
Il sociologo sottolinea come il reddito di cittadinanza possa contribuire a ridurre le disuguaglianze economiche, fornendo una base di sicurezza economica che permetta alle persone di affrontare le sfide di un mercato del lavoro sempre più volatile e precario. Questo, secondo De Masi, non solo avrebbe benefici sociali immediati, ma potrebbe anche stimolare l’innovazione e l’imprenditorialità, liberando le persone dalla paura del fallimento economico.
Un aspetto innovativo dell’approccio di De Masi è la connessione che stabilisce tra reddito di cittadinanza e ozio creativo. Secondo il sociologo, garantire un reddito di base permetterebbe alle persone di dedicare più tempo ad attività non direttamente produttive ma fondamentali per il benessere individuale e sociale, come la formazione continua, il volontariato, la cura dei familiari o la partecipazione civica.
De Masi affronta anche le critiche comuni al reddito di cittadinanza, come il timore che possa disincentivare il lavoro. Controbatte argomentando che, al contrario, un reddito di base potrebbe aumentare il potere contrattuale dei lavoratori, permettendo loro di rifiutare lavori sottopagati o in condizioni inaccettabili, e stimolando così un miglioramento generale delle condizioni di lavoro.
Il sociologo discute anche le diverse modalità di implementazione del reddito di cittadinanza, dalle forme condizionate (come quelle attualmente sperimentate in alcuni paesi) a quelle universali e incondizionate. Analizza i pro e i contro di ciascun approccio, sottolineando l’importanza di adattare il modello al contesto specifico di ciascun paese.
De Masi non ignora le sfide legate al finanziamento di un sistema di reddito di cittadinanza. Propone diverse soluzioni, tra cui una riforma fiscale che tassi maggiormente i grandi patrimoni e le transazioni finanziarie, e una redistribuzione dei benefici derivanti dall’automazione e dalla digitalizzazione.
De Masi vede nel reddito di cittadinanza non solo uno strumento di politica sociale, ma un elemento chiave per ridefinire il concetto stesso di cittadinanza nel XXI secolo. Secondo il sociologo, in un’epoca in cui il lavoro tradizionale diventa sempre meno centrale nell’economia, garantire un reddito di base a tutti i cittadini diventa essenziale per mantenere la coesione sociale e permettere a ciascuno di vivere una vita dignitosa e realizzata.
Sinossi del libro 'Conversazioni sul futuro' tratto dalle conversazioni tra il professore e sociologo Domenico De Masi e l'amico e giornalista Giulio Gambino
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Il reddito di base, Philippe Van Parijs e Yannick Vanderborght
Questo saggio esplora in profondità l’idea del reddito di base universale, analizzando le ragioni filosofiche, economiche e sociali dietro la proposta. Gli autori discutono come un reddito di base possa trasformare radicalmente le società contemporanee, garantendo sicurezza economica e riducendo le disuguaglianze.
Utopia per realisti, Rutger Bregman
Bregman propone un mondo in cui concetti rivoluzionari come il reddito di base universale e la settimana lavorativa di 15 ore potrebbero diventare realtà. Analizzando esperimenti reali e modelli storici, l’autore dimostra come queste idee possano contribuire a una società più giusta e prospera.
Contro il lavoro, David Graeber
In questo saggio provocatorio, Graeber critica l’attuale sistema economico che mantiene la maggior parte delle persone in lavori inutili e non gratificanti. L’autore sostiene che un reddito di base universale potrebbe liberare le persone dal “lavoro senza senso” e creare una società più creativa e significativa.
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