Presi dunque a vivere come un uomo che porta dentro di sé il malessere di una malattia incombente, ma non si decide mai ad andare dal medico; ossia cercando di non riflettere troppo né sul contegno di Emilia verso di me, né sul mio lavoro. Sapevo che un giorno avrei dovuto affrontare tale riflessione; ma appunto perché mi rendevo conto che essa era inevitabile, cercavo di ritardarla più che fosse possibile: quel poco che già avevo sospettato me la faceva evitare e anche, seppure in maniera inconsapevole, temere. Continuavo, così, ad avere con Emilia quei rapporti che a tutta prima, mi erano sembrati intollerabili e che, adesso, temendo il peggio, cercavo di persuadermi, senza riuscirci del tutto, che fossero normali: durante il giorno discorsi indifferenti, casuali, evasivi; la notte, ogni tanto, l’amore, con molto impaccio e non senza crudeltà da parte mia, senza alcuna vera partecipazione da parte di lei. Intanto continuavo a lavorare con diligenza e persino con accanimento, benché sempre più malvolentieri e con una ripugnanza sempre più decisa. Se avessi avuto il coraggio di definire a me stesso, fin da allora, la situazione in cui mi trovavo, avrei certamente rinunziato così al lavoro come all’amore, perché mi sarei convinto, come mi convinsi in seguito, che ogni vita si era ritirata da ambedue. Ma non avevo questo coraggio; e forse mi illudevo che il tempo si sarebbe incaricato di risolvere i miei problemi, senza alcuno sforzo da parte mia. Il tempo, infatti, li risolse, ma non nel senso che avrei desiderato. Così, tra Emilia che mi rifiutava se stessa e il lavoro al quale io mi rifiutavo, in un’aria sorda e oscura di attesa, i giorni passavano.

Schiele Art ⋮ Thomas Bernhard ⊚
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Hermann Hesse ⋮ Schiele Art ⊚
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Massimo Recalcati ⋮ Psicologia ⋮ Schiele Art ⊚
Avevo interrotto il lavoro nelle serre di mio padre e terminato il mio primo semestre di studi alla facoltà di Filosofia presso la Statale di Milano. Mi concedevo una breve vacanza prima di riprendere la preparazione degli esami in autunno. “La nausea” di⋯

Fëdor Dostoevskij ⋮ Schiele Art ⊚
All’inizio, proprio all’inizio, sì, mi attirava, e mi veniva una grande inquietudine. Continuavo a pensare quale sarebbe stata la mia vita, volevo provare il mio destino, e particolarmente in certi momenti ero inquieto. Sapete, capitano quei momenti, spec⋯

Fëdor Dostoevskij ⋮ Schiele Art ⊚
Evidentemente la mia convinzione che per due settimane non valga la pena di soffrire o abbandonarsi ad alcuna sensazione, ha avuto la meglio sulla mia natura e forse dirige tutti i miei sentimenti. Ma è proprio vero? È forse vero che la mia natura è stata⋯

Anonimo ⋮ Schiele Art ⊚
Umano, vedo che stai piangendo perché è arrivato il mio momento. Non piangere, per favore, ti voglio spiegare alcune cose. Tu sei triste perché me ne sono andato, ma io invece sono felice perché ti ho conosciuto. Quanti come me ogni giorno muoiono senza a⋯
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