Io condanno il cristianesimo, io levo contro la chiesa cristiana la più terribile accusa che mai un accusatore abbia pronunciato. Essa è per me la più grande di tutte le corruzioni pensabili, essa ha voluto l’estrema corruzione possibile. La chiesa cristiana non ha lasciato intatto niente nel suo pervertimento, ha fatto di ogni valore un non-valore, di ogni verità una menzogna, di ogni onestà un’abiezione dell’anima.
Questa eterna accusa contro il cristianesimo io voglio scriverla dovunque ci siano dei muri – ho dei caratteri che faranno vedere anche i ciechi… Io dichiaro il cristianesimo l’unica grande maledizione, l’unica grande e più intima depravazione, l’unico grande istinto di vendetta per cui nessun mezzo è abbastanza velenoso, segreto, sotterraneo, meschino; lo dichiaro l’unico immortale marchio d’infamia dell’umanità.
Io sono uno di quei lettori di Schopenhauer che, dopo averne letto la prima pagina, sanno con certezza che le leggeranno tutte e ascolteranno ogni parola che egli abbia mai detto. La mia fiducia in lui fu immediata, ed oggi è la stessa di nove anni fa. Lo intesi come se avesse scritto per me: per esprimermi in modo comprensibile, ma immodesto e folle.
Friedrich Nietzsche Schopenhauer come educatoreI fatti accadono per una serie di cose, combinate tra loro, nella più assoluta neutralità. Noi sempre e mai c'entriamo, infatti, ne siamo solo parte. Contro i sensi di colpa, d'ingiustizia, razionalizzazioni varie, del post-evento, prendere una compressa di Nietzsche al dì…
AnonimoDi ciò non si dubiti neppure un attimo: non si è capita una sola parola di Nietzsche prima di aver vissuto questa smagliante dissoluzione della totalità: al di fuori di questo, tale filosofia è solo un dedalo di contraddizioni, peggio ancora un pretesto a menzogne per omissione (se, come i fascisti, si isolano passi per fini che il resto dell'opera nega).
George Bataille Su NietzscheVenne infine un tempo in cui tutto ciò che gli uomini avevano considerato come inalienabile divenne oggetto di scambio, di traffico, e poteva essere alienato; il tempo in cui quelle stesse cose che fino allora erano state comunicate ma mai barattate, donate ma mai vendute, acquisite ma mai acquistate - virtù, amore, opinione, scienza, coscienza, ecc. - tutto divenne commercio. È il tempo della corruzione generale, della venalità universale, o, per parlare in termini di economia politica, il tempo in cui ogni realtà, morale e fisica, divenuta valore venale, viene portata al mercato per essere apprezzata al suo giusto valore.
Karl Marx Miseria della filosofiaCon la sua rimozione della sessualità manifesta, il Cristianesimo è il negativo dell'antico culto sessuale.
Carl Gustav Jung
- Critica sociale
Un'analisi penetrante della critica sociale moderna che esplora il suo ruolo nelle lotte per l'equità attraverso attivismo educazione e iniziative comunitarie per il cambiamento.
- Uscire da questa società senza lasciarla in pace
L'attaccamento a forme di organizzazione sterili come a abitudini ideologiche non sono le uniche cose da abbandonare. È sconsolante constatare come la sottomissione alla voce d'ordine della dominazione si estenda sempre più lontano. Di discussione in discussione, mi rendo spesso conto che i militanti giustificano le loro concessioni grazie ai fantasmi, alle fobie e a un miserabilismo scoraggiante.
- Affermazione della nostra concezione della vita
Non siamo né pessimisti né ottimisti. Nonostante le circostanze sfavorevoli, continuiamo a difendere la nostra concezione della vita e i nostri valori.
- Il concetto di giudizio nel pensiero di Giorgio Agamben
Il giorno del giudizio di Agamben analizza il concetto di giudizio come evento immanente, intrecciando riflessioni su giustizia, sovranità e tempo nelle vite umane.
- Autenticità e falsificazione nel nostro tempo
Criticare il 'nostro tempo' è essenziale per smascherare inganni e falsificazioni, evitando l'estremismo e abbracciando la verità creativa e autentica.
Così parlò Zarathustra di Friedrich Nietzsche
In quest’opera Nietzsche espone le sue idee sul cristianesimo e sulla moralità tradizionale, criticando la religione come una forma di schiavitù per l’anima umana. La sua visione radicale del superuomo si contrappone all’ideale cristiano, ponendo domande provocatorie sulla verità e i valori. La critica feroce a ogni forma di dogma è un tema centrale che si ricollega al testo.
Il mondo come volontà e rappresentazione di Arthur Schopenhauer
Schopenhauer esplora la natura della realtà e dell’esistenza umana, ponendo una critica alla religione e alla morale tradizionale. La sua visione pessimistica del mondo e della sofferenza umana si sposa con l’idea di una verità distorta dalla religione, offrendo una prospettiva che evidenzia le corruzioni del pensiero religioso. Le sue riflessioni sono in linea con la condanna espressa nel brano.
La società della paura di Franco Berardi
Questo libro affronta le tematiche del controllo e della manipolazione sociale, criticando le istituzioni che generano paura e corruzione. Berardi esamina come la religione e altre strutture di potere possano contribuire alla depravazione dei valori umani. La sua analisi si collega alla denuncia presente nel testo contro la chiesa cristiana.
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