Ogni energia inferiore, ogni esperienza emozionale di tipo basso, consuma un grande quantitativo della nostra energia. Se qualcuno, per esempio dopo un’esplosione di rabbia, si sente meglio, è perché ha buttato fuori un certo quantitativo di energia velenosa (che aveva dentro); in effetti è meglio fuori che dentro. Ma è meglio non avere affatto quell’emozione e invece conservare dentro qualcos’altro, un’energia più pulita che si potrebbe utilizzare in modo altrettanto pulito.
Anche in questo caso, come per il livello mentale, la non padronanza del livello di energie in questione costa qualcosa a livello di salute e di invecchiamento. Le persone serene, centrate e in pace con sé stesse sembrano sempre più giovani e sane (e inevitabilmente anche belle, da una certa età in poi) dei loro coetanei. Al contrario è triste vedere una bellezza giovanile sfiorita in un corpo e in un volto che negli anni sono stati preda di energie infere (rabbia, squilibrio, mancanza di disciplina, meschineria, etc): chiunque può verificare tutto ciò nei casi di conoscenti o personaggi famosi.
Niente come l’esistenza stessa mostra cosa si agita dentro alle persone.
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