I Movimenti sono una pratica che fa parte dell’Insegnamento ed è inscindibile da esso. Si tratta di un antica disciplina che coinvolge il corpo, la mente, l’emozione; un insieme di danze, movimenti, posizioni che organizzate in una certa sequenza ci aiutano a trovare allo stesso tempo interdipendenza e armonizzazione.
Non facilissimo descriverli senza essere fraintesi, ma se andate in rete trovate tutto; diciamo che si tratta di un’azione tra la danza e la ginnastica, estremamente armonica, che richiede molta attenzione affinché la mente, l’intelligenza del corpo trovino coordinamento. Risvegliano energie sottili.
Li ha trovati, annotati, raccolti e ricostruiti Gurdjieff stesso durante i suoi viaggi in Medio Oriente e in Oriente tra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento. Mentre le musiche che accompagnano i movimenti Gurdjieff le ha riportate adattandole per pianoforte con l’aiuto del compositore Thomas de Hartmann.
Questo dice Jean de Salzmann a proposito dei Movimenti: «Non accettiamo il fatto che la testa e il corpo sono scollegati. La testa va per la sua strada, il corpo non è interessato. La libertà arriva solo quando non sono preso dalla mia testa, dal mio corpo o dai miei sentimenti, quando non vengo preso da un movimento che avviene automaticamente. Se tutte le energie in me sono correlate appare una nuova energia. Un’energia che possiede un’altra forza, un’altra qualità, una coscienza che di solito non abbiamo. Questa energia è in noi ma affinché sia accessibile, occorre un lavoro speciale».
L'uomo ordinario vive in uno stato di sonno, identificato con le sue funzioni automatiche. Il lavoro della Quarta Via mira al risveglio, allo sviluppo di una coscienza reale e di una volontà capace di coordinare i diversi centri – intellettuale, emotivo e motorio.
Piotr Demianovich Ouspensky Frammenti di un insegnamento sconosciutoÈ pericoloso fare del lavoro interiore, perché risveglia la nostra intelligenza e ci aiuta a scoprire che molte regole che abbiamo inconsciamente accettato e a cui abbiamo adeguato la nostra vita forse non ci servono più. Scopriamo che molte cose che facevamo in modo automatico non ci attraggono più, e questa consapevolezza può essere terrificante perché significa che abbiamo bisogno di portare cambiamenti radicali nella nostra vita. Ci sentiamo lacerati tra la passione per la verità e il terrore del cambiamento.
Krishnananda AmanaLa bellezza sorge nella quiete della vostra presenza ⋯ Stare presenti nella vita quotidiana, aiuta a essere profondamente radicati in voi stessi; altrimenti la mente che ha un incredibile impeto, vi trascinerà via come un fiume in piena. Significa che dovete abitare pienamente il vostro corpo. Che dovete avere sempre una parte dell'attenzione nel campo energetico interiore del vostro corpo. Di percepire il corpo dall'interno, per così dire. La consapevolezza corporea vi tiene presenti. Vi àncora nell'Adesso.
Eckhart Tolle Il potere di adesso
Frammenti di un insegnamento sconosciuto di Piotr Demianovich Ouspensky
Questo libro è considerato una delle esposizioni più chiare e complete del sistema di Gurdjieff, così come fu trasmesso da Ouspensky, suo allievo diretto. Presenta le idee cosmologiche, psicologiche e pratiche della Quarta Via, inclusa l’importanza del lavoro su di sé e dello sviluppo della coscienza. Si collega direttamente al testo analizzato fornendo il quadro teorico e filosofico ampio in cui si inserisce la pratica dei Movimenti, spiegandone lo scopo all’interno dell’insegnamento complessivo di Gurdjieff.
Incontri con uomini straordinari di Georges Ivanovich Gurdjieff
In questa opera autobiografica (o semi-autobiografica), Gurdjieff racconta i suoi viaggi giovanili alla ricerca della conoscenza esoterica in Asia Centrale e Medio Oriente, gli stessi viaggi durante i quali avrebbe raccolto i Movimenti. Descrive incontri con figure sagge e detentrici di antiche tradizioni. Si collega al testo fornendo il contesto narrativo e avventuroso dell’origine dei Movimenti, mostrando la fonte da cui Gurdjieff attinse per questa particolare disciplina psico-fisica descritta nel brano.
Il corpo non mente di Alice Miller
La psicoterapeuta Alice Miller esplora come le esperienze infantili, specialmente quelle traumatiche o non riconosciute, si inscrivano nel corpo e influenzino la nostra vita emotiva e fisica da adulti. Sottolinea l’importanza di ascoltare i segnali del corpo per accedere a verità emotive nascoste. Sebbene non direttamente legato a Gurdjieff, si collega al testo analizzato per l’enfasi sulla connessione corpo-mente-emozione, un aspetto centrale dei Movimenti, e sull’idea che il corpo possieda una propria intelligenza e memoria.
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