Ragione tra identità e differenza
Il pensare, che si mantiene nella riflessione esterna e non conosce altro pensare che quello della riflessione esterna, non arriva ad aver cognizione dell’identità, ossia dell’essenza, che è lo stesso. Cotesto pensare ha sempre davanti a sé soltanto l’identità astratta, e fuori di essa ed accanto ad essa ha davanti a sé la differenza. Crede che la ragione non sia che un telaio su cui vengano estrinsecamente uniti e intrecciati fra loro l’ordito, in certo modo l’identità, e poi la trama, cioè la differenza; oppure, tornando ad analizzare, si tiri fuori a parte l’identità e poi anche si ottenga daccapo, accanto a quella, la differenza; crede cioè che si abbia ora un porre come eguale, ora anche, di rimando, un porre come diseguale; un porre come eguale, in quanto si fa astrazione dalla differenza, un porre come diseguale, in quanto si fa astrazione dal porre come eguale. — Queste asseverazioni ed opinioni intorno a ciò che la ragione fa si debbono lasciare intieramente da parte, in quanto in certa maniera son semplicemente storiche, ed anzi la considerazione di tutto ciò che è mostra in lui stesso che nella sua eguaglianza con sé esso è disuguale a sé e contraddittorio, e che nella sua diversità, nella sua contraddizione, è identico con sé, e che esso è in lui stesso questo movimento del passare l’una di queste determinazioni nell’altra, e ciò perche ciascuna è in lei stessa l’opposto di lei stessa. Il concetto dell’identità, di esser semplice negatività riferentesi a sé, non è un prodotto della riflessione esterna, ma è venuto a risultare nell’essere stesso. Al contrario quell’identità, che dovrebbe esser fuori della differenza, e quella differenza, che dovrebbe esser fuori dell’identità, son prodotti della riflessione esterna e dell’astrazione, che si tiene ferma in maniera arbitraria a questo punto della diversità indifferente.

Riepilogo
Crediti
 Georg W. Friedrich Hegel
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Citazioni correlate

  • Giacché tu puoi aver ragione quando dici che questo è l'inferno, ma non spieghi quel che è essenziale a intendere la nostra collocazione, la tua non meno della mia; cioè, se l'inferno sia o meno all'inferno. Ma se possiamo collocare l'inferno all'inferno, o vedervelo precipitare, forse quella che tu chiami la gioia dell'inferno diventa intellegibile. Giacché è certo che una qualche gioia dell'inferno tu hai conseguito.
     Giorgio Manganelli    Dall'inferno

  • Quasi tutti gli uomini, nel discutere, cercano più di ottenere ragione che dare ascolto e chiarirsi. Perciò anche l'irritazione per gli argomenti che sono del tutto privi di un interesse personale. Inoltre, deriva da ciò che nei confronti delle argomentazioni più intelligenti e fondate, invece di accettarle, si faccia proprio la più forte opposizione. Ma, se alla fine l'oppositore ottiene ragione, non si prova piacere per il punto di vista conseguito, bensì solo il sentimento umiliante di avere torto.
     Paul Rée    Osservazioni psicologiche

  • Se mi si chiede, puramente teoricamente, perché credo nel cristianesimo, posso rispondere solo: Per lo stesso motivo per cui un agnostico intelligente non ci crede. Il mio credo è basato sulla ragione e sulle prove. Ma, nel mio caso, le prove non derivano da una singola dimostrazione, bensì da una vasta raccolta di fatti piccoli e coincidenti. Ogni volta che esamino queste verità anticristiane, scopro semplicemente che nessuna di esse ha ragione.
     Gilbert Keith Chesterton  

  • Quando, osservando un vasto panorama, mi rendo conto che si forma in quanto le funzioni del mio cervello–tempo, spazio e causalità–vengono applicate a certe macchie che sono sorte sulla mia retina, allora sento che quel panorama lo porto dentro di me, e in quel momento l'identità fra la mia essenza e l'intero mondo esterno mi diventa più che mai tangibile.
     Arthur Schopenhauer    L'arte di invecchiare

  • Le élite talassocratiche usano l'inglese per soffocare le voci dei popoli, ma le lingue terrestri resistono, portando con sé un'identità che il mare non può spegnere.
     Ignacio Ramonet    La tirannia della comunicazione

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