Al cominciar dell’erta
Erigendo la negazione delle classi a modo di vita e, da qui, a presupposto della lotta di classe, il movimento di azione diretta approda a una serie di vicoli ciechi: il capitale come dominio e come simbolo, la questione insolubile della propria estensione, il riferirsi ai bisogni, ai piaceri, ai desideri, a un sé umano autentico. Taleimpasseappare nel corso delle sommosse, nella loro auto-limitazione (il loro carattere auto-referenziale) e perfino nel loro recuperoverso obbiettivi che non sono loro propri, come in Québec, a Praga e anche a Genova. Eppure questa esclusione reciproca, che è costitutiva del movimento di azione diretta, tra essere proletari e produrre rapporti sociali differenti, è divenuta, in questo ciclo, uno dei modi in cui esiste, già da ora, la dinamica di questo ciclo di lotte. Anche se i rapporti immediati tra individui nella loro singolarità finiscono per non esistere in altro modo che come alternativa, il movimento d’azione diretta annuncia il contenuto della rivoluzione comunista: la rimessa in causa da parte del proletariato, contro il capitale, della propria esistenza come classe.

Crediti
 Autori Vari
 Dall'autorganizzazione alla comunizzazione
  Revue Internationale Pour la Communisation
 Pinterest • Gustave Doré Il buon samaritano • The Dore Gallery of Bible Illustrations



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