De André e il vangelo dei dimenticati
I lontani, gli esclusi. i reietti del pianeta. L’immaginario di De André era questo. E come potevo io, prete di strada, non esserne coinvolto? Ricordo quel che Fabrizio disse una volta in un’intervista: ebbi ben presto abbastanza chiaro che il mio lavoro doveva camminare su due binari: l’ansia per una giustizia sociale che ancora non esiste, e l’illusione di poter partecipare, in qualche modo, a un cambiamento del mondo. La seconda si è sbriciolata ben presto, la prima rimane. Le due direzioni che docilmente proponeva Fabrizio sono per me, da sempre, le vie del Vangelo. Il libro sacro dei dimenticati. La sua chitarra rappresenta, ancora oggi, la cetra di Davide e il flauto dei Salmi. Una dolce armonia che scuote e rende svegli, nel generale dormiveglia della cultura e della politica italiana.

Crediti
 Don Andrea Gallo
 SchieleArt •   • 




Quotes casuali

Quando create un problema, create dolore. Tutto ciò che serve è una semplice scelta, una semplice decisione: qualunque cosa accada, non creerò più dolore per me stesso. Non creerò più problemi.Eckhart Tolle
Ero in cerca di tranquillità, e nella tranquillità ho conosciuto la follia, e me ne innamorai.Boston George
Se la morte la definiamo un sonno è perché essa ci sembra un sonno dal di fuori; se chiamiamo la morte una nuova vita è perché ci sembra una cosa diversa dalla vita. Attraverso piccoli malintesi nei confronti del reale noi costruiamo le fedi e le speranze, e così ci nutriamo di croste che chiamano dolci, come i bambini poveri che giocano a essere felici.Fernando Pessoa
Il libro dell'inquietudine