L’esempio classico è quello del contadino che porta al mercato i prodotti in eccedenza del suo lavoro, li vende a chi ne è interessato e con il denaro ricavatone compera abiti, attrezzi o altro. Questo processo di scambio della merce, tipico di una società nella fase della piccola produzione mercantile, è indicato da Marx nel 2° capitolo del libro I del Capitale con la formula M-D-M (ossia merce–denaro–merce.)
Se il contadino che vive in una società del tipo sopra indicato non ha speso tutto il denaro ricavato dalla vendita dei suoi prodotti nell’acquisto di altre merci, la differenza potrà servirgli o come risparmio (Tesaurizzazione) o per nuovi acquisti in altra occasione.
L’intero ciclo si compie fra tre persone: il primo venditore di merce, l’acquirente in possesso del denaro, il secondo venditore di merce. Intermediario tra le due merci è il denaro che ha qui il ruolo di «mezzo di circolazione»; il movimento può essere riassunto nella proposizione: vendere per acquistare, e alla sua base si trova la necessità di utilizzare valori d’uso che il singolo non può produrre. La circolazione delle merci nell’economia dominata dal capitale non sussiste più nella semplice forma qui descritta se non entro limiti ristrettissimi e diventa anch’essa una parte del più generale processo del modo di produzione capitalistico.
In secondo luogo, mentre nella circolazione delle merci alla fine era il denaro a cambiare di mano due volte, qui è la merce che cambia di mano: il denaro ritorna, decresciuto, al punto di partenza; nel primo caso lo scopo finale era quello di consumare un valore d’uso, nel secondo quello di aumentare un capitale. Attraverso questa via si compie, fin dall’antichità, l’accumulazione del capitale commerciale.
L’analisi marxiana della circolazione del denaro pone il problema essenziale dell’origine del plusvalore: «La soluzione di questa questione costituisce il merito più grande dell’opera di Marx. Essa diffonde chiara luce solare su quel campo dell’economia, in cui i socialisti del passato, non meno degli economisti borghesi, brancolavano nella più fonda oscurità. Da essa prende inizio, in essa ha il suo centro il socialismo scientifico» Engels, Antidühring, pp. 222-223.
Dizionario enciclopedico marxista
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a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare di Torino
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