Concentrazione del capitale
Processo mediante il quale i mezzi di produzione tendono a essere controllati da pochi «grandi» capitalisti, i quali vengono così a trovarsi nelle condizioni di poter influenzare in modo determinante la produzione e la distribuzione dei profitti. La specializzazione dei sistemi produttivi e le innovazioni tecnologiche sollecitate dalla concorrenza, sono la spinta all’aumento dei fondi a disposizione dei capitalisti, poiché sono le aziende più forti economicamente ad avere la possibilità di acquistare macchinari più efficienti e ad essere nelle migliori condizioni per un efficace andamento del processo di accumulazione.

Questo determina contemporaneamente la necessità di aumentare il volume dei mezzi di produzione a cui consegue un maggior profitto e l’impossibilità della sopravvivenza delle piccole imprese, che sono obbligate ad abbandonare il mercato e ad assoggettarsi o a lasciarsi incorporare dai grandi complessi. Ciò comporta la perdita di indipendenza del piccolo capitale: con la concentrazione del capitale, dice Marx, i capitalisti espropriano i capitalisti. La concentrazione del capitale, che non va confusa col processo di centralizzazione del capitale, è una delle tappe verso la formazione del capitale finanziario e del capitalismo monopolistico.

Dizionario enciclopedico marxista

Crediti
 Autori Vari
 Dizionario enciclopedico marxista
  www.resistenze.org
  a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare di Torino
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