È la tendenza a interpretare ogni genere di fenomeni, compresi quelli storici e sociali, nei termini di una «meccanica», vale a dire di una logica nella quale le corrispondenze tra due eventi tra loro connessi da rapporti di causa ed effetto, di azione e reazione, sono considerate dirette, esclusive, senza alcuna mediazione. In questo senso la nozione di meccanica ha ben poco a che fare con la disciplina scientifica omonima della fisica moderna.
Quando nel marxismo si parla di interpretazione meccanicistica di un certo fenomeno si vuol dire che questo è preso in esame come se fosse la parte di un meccanismo, nell’accezione tecnica del termine, di cui si possiedono il disegno e i principi di funzionamento e che, di conseguenza, muoverà inevitabilmente quella parte nel modo e nell’ordine previsti. È evidente che in questo senso un’interpretazione meccanicistica è l’opposto di un’interpretazione dialettica.
Un esempio classico di meccanicismo è quello della tendenza a connettere direttamente un’ideologia con la base economica dalla quale indubbiamente deriva, senza tenere nel giusto conto le molteplici mediazioni che si frappongono tra i due momenti come la qualità delle ideologie preesistenti da cui quella considerata trae le proprie caratteristiche teoriche, il rapporto con la collocazione dei gruppi sociali che la producono, il ruolo e gli scopi e la natura delle istituzioni nelle quali viene elaborata, e via dicendo.
In questo caso la mancanza di mediazione, cioè di uno o più elementi intermedi che rendono possibile o condizionano l’interazione tra i due elementi terminali, dà l’impressione di una corrispondenza automatica, meccanica nel senso qui specificato, che non permette l’esatta conoscenza del fenomeno con tutte le conseguenze che ne derivano.
La nozione di meccanica ha ben poco a che fare con la disciplina scientifica omonima della fisica moderna. Quando nel marxismo si parla di interpretazione meccanicistica di un certo fenomeno, si intende che questo è preso in esame come se fosse la parte di un meccanismo, nell’accezione tecnica del termine, di cui si possiedono il disegno e i principi di funzionamento e che, di conseguenza, muoverà inevitabilmente quella parte nel modo e nell’ordine previsti. Un’interpretazione meccanicistica è l’opposto di un’interpretazione dialettica. Un esempio classico di meccanicismo è quello della tendenza a connettere direttamente un’ideologia con la base economica dalla quale indubbiamente deriva, senza tenere nel giusto conto le molteplici mediazioni che si frappongono tra i due momenti come la qualità delle ideologie preesistenti da cui quella considerata trae le proprie caratteristiche teoriche, il rapporto con la collocazione dei gruppi sociali che la producono, il ruolo e gli scopi e la natura delle istituzioni nelle quali viene elaborata, e via dicendo.
François De La Rochefoucauld, Bertold Brecht, Carl Gustav Jung C'è gente che non si sarebbe mai innamorata se non avesse mai sentito parlare dell'amore. Segavano i rami sui quali erano seduti e si scambiavano a gran voce la loro esperienza di come segare più in fretta, e precipitarono con uno schianto, e quelli che li videro scossero la testa segando e continuarono a segare. Quando analizziamo la Persona le strappiamo la maschera e scopriamo che quello che sembrava individuale, alla base appartiene al collettivo.
Tutto passa attraverso la persona e nulla può esser definito a priori.
Non conosco alcuna specie di pianta, uccello o animale che non si sia estinta dopo l'arrivo dell'uomo bianco. L'uomo bianco considera la vita naturale degli animali come quella del nativo su questo continente: come un fastidio. Non c'è alcun termine nella nostra lingua con il significato di fastidio.
Il maggior pericolo nella vita consiste nel prendere troppe precauzioni. Il virtuale è tanto libero quanto restrittivo… Un ossimoro.
Deleuze & Parnet & Guattari Se esiste un mondo kafkiano, esso non è certo quello dello strano o dell'assurdo, ma un mondo in cui l'estrema formalizzazione giuridica degli enunciati (domande e risposte, obiezioni, patrocini, attese, deposizione di conclusioni, verdetto) coesiste con la più intensa formalizzazione macchinica, la macchinazione degli stati di cose e di corpi (macchina-nave, macchina-albergo, macchina-circo, macchina-castello, macchina-processo). Una sola ed identica funzione-K, con i suoi agenti collettivi e le sue passioni di corpi, Desiderio.
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