Modo di produzione
Per il marxismo ogni formazione sociale può venire compresa nelle sue caratteristiche essenziali solo se si analizzano i presupposti materiali su cui si sviluppa.

«Secondo la concezione materialistica, il momento determinante della storia, in ultima istanza è la produzione e la riproduzione della vita immediata … la produzione di mezzi di sussistenza, di generi per l’alimentazione, di oggetti di vestiario, di abitazione e di strumenti necessari per queste cose» Engels, L’origine della famiglia, della proprietà privata e dello Stato, p. 33.

Il modo di produzione dei beni materiali, il modo con cui si ottengono i mezzi di sussistenza necessari all’uomo per riprodurre le proprie condizioni di vita, costituisce per il marxismo la forza principale che determina i caratteri di una società, il suo sviluppo, le condizioni e i modi del passaggio da una formazione economico-sociale a un’altra. Questo aspetto materiale della vita umana è quello che ne condiziona tutti gli altri, indicando nello sviluppo della produzione materiale la base per la trasformazione del pensiero e dei suoi prodotti.

«Il modo di produzione della vita materiale condiziona il processo della vita sociale, politica e spirituale. Non è già la coscienza dell’uomo a determinare il suo essere, ma al contrario, il suo essere sociale a determinare la sua coscienza» Marx, Per la critica dell’economia politica, p. 5.

Da questo punto di vista la storia dello sviluppo della società diventa la storia dello sviluppo della produzione e in particolare la storia dei modi di produzione, i cui cambiamenti sono condizione per il mutare del regime sociale e delle istituzioni politiche a esso corrispondenti. Tale movimento viene determinato dalla contraddizione fondamentale tra le forze produttive e i rapporti di produzione, che presi nel loro complesso rapporto formano la struttura di un modo di produzione. Se lo stato delle forze produttive indica con quali strumenti di produzione gli uomini producono i beni materiali loro necessari, il tipo di rapporti di produzione determina il possesso dei mezzi di produzione e in particolare il suo carattere collettivo o privato. Sulla base di questa analisi Marx determinò, a partire dall’esame storico del modo di produzione capitalistico (Capitalismo), le principali forme economiche che l’avevano preceduto.

«A grandi linee, i modi di produzione asiatico, antico, feudale e borghese moderno possono essere definiti le epoche progressive delle forme economiche della società. I rapporti borghesi di produzione sono l’ultima forma antagonistica del processo di produzione sociale; antagonistica non nel senso di un antagonismo individuale, bensì in quello di un antagonismo che emerge dalle condizioni sociali di vita degli individui. Ma le forze produttive che si sviluppano nel seno della società borghese creano nello stesso tempo le premesse materiali per la soluzione di questo antagonismo. Con questa formazione sociale si chiude, dunque, la preistoria della società umana» ivi, p. 18.

Così Marx argomentava la necessità del passaggio dal capitalismo al socialismo. Contro gli economisti borghesi che nel modo di produzione capitalistico vedevano una forma non storicamente determinata e quindi valida in generale, Marx ne ribadiva il carattere transitorio e relativo.

«L’analisi scientifica del modo di produzione capitalistico dimostra al contrario che esso è un modo di produzione di tipo particolare, specificamente definito dallo sviluppo storico; che, al pari di qualsiasi altro definito modo di produzione, presuppone un certo livello delle forze produttive sociali e delle loro forme di sviluppo, come loro condizione storica; condizione, che è essa stessa il risultato storico ed il prodotto di un processo precedente, e da cui il nuovo modo di produzione prende le mosse in quanto suo fondamento dato; che i rapporti di produzione corrispondenti a questo specifico modo di produzione, storicamente determinato – rapporti, in cui gli uomini entrano nel loro processo di vita sociale, nella creazione della loro vita sociale – hanno un carattere specifico, storico, transitorio» Il Capitale, libro III, p. 235.

È necessario osservare a questo punto che il partire dal modo di produzione capitalistico nelle analisi delle forme economiche precapitalistiche si motiva con il fatto che per Marx esso si presenta come la forma di società più di ogni altra universale, quella cioè i cui elementi costitutivi permettono di capire al tempo stesso la struttura e i rapporti di produzione di tutte le forme sociali precedenti, sul cui superamento e con i cui elementi il capitalismo si è sviluppato e di cui sopravvivono in esso i residui. Il modo con cui Marx allora presenta il susseguirsi dei modi di produzione, da quello della comunità primitiva fino a quello capitalistico, non significa quindi né un’estensione meccanica delle categorie proprie del capitalismo alle forme precedenti, né tantomeno una teoria unilineare dello sviluppo storico.

La relazione tra forze produttive e rapporti di produzione non ha nulla di schematico, bensì acquista il suo reale valore solo all’interno di un esame preciso del passaggio da una formazione sociale a un’altra, tenendo presente il quadro complessivo degli elementi economici, storici, culturali e geografici a cui esso va riferito. Non si tratta quindi di generalizzazioni astratte sulla base di categorie ritenute assolute. «Qui si tratta soltanto di grandi tratti caratteristici generali, poiché né le epoche della geologia né quelle della storia della società possono essere divise da linee divisorie astrattamente rigorose». Si tratta quindi al contrario di riconoscere nel passato i tratti caratteristici dei modi di produzione che precedono e preparano lo sviluppo del capitalismo, usando quelle categorie fornite dall’indagine del capitale per studiare le forme originali e particolari in cui concretamente essi si presentano.

«Quali che siano le forme sociali della produzione, lavoratori e mezzi di produzione restano sempre i suoi fattori. Ma gli uni e gli altri sono tali soltanto in potenza nel loro stato di reciproca separazione. Perché in generale si possa produrre, essi si devono unire. Il modo particolare nel quale viene realizzata. questa unione distingue le varie epoche economiche della struttura della società» ivi, libro 11, p. 43.


Crediti
 Autori Vari
 Dizionario enciclopedico marxista
  www.resistenze.org
  a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare di Torino
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