Piccola borghesia
Termine che indica genericamente gli strati sociali intermedi tra le due classi «pure» e contrapposte: il proletariato e la borghesia.

Nel Manifesto, dopo un brevissimo cenno al passato, la questione viene posta in questo modo: «Nei paesi dove la civiltà moderna si è sviluppata, si è formata una nuova piccola borghesia, che oscilla tra il proletariato e la borghesia e si viene sempre ricostituendo come parte integrante della società borghese»

Ci si riferisce qui in concreto al socialismo piccolo-borghese (Socialismo) i cui teorici criticavano il capitalismo dal punto di vista del «piccolo borghese e del piccolo possidente contadino» e assegnavano un ruolo sociale alla classe operaia dallo stesso punto di vista. In scritti posteriori al Manifesto, Marx e Engels trattarono più volte l’argomento definendo la piccola borghesia come «classe intermedia» in cui «si smussano» gli interessi delle due grandi classi contrapposte e che perciò si reputa, in generale, superiore alla loro lotta; i suoi rappresentanti parlano spesso di democrazia e di popolo in modo generico rivelando in ciò la particolare fisionomia della classe, la cui ossatura fu a lungo costituita essenzialmente da piccoli commercianti, negozianti al dettaglio, piccoli proprietari terrieri, lavoratori indipendenti.

Le diverse condizioni locali determinavano varietà e cambiamenti: così nelle Lotte di Classe in Francia la piccola borghesia nazionale, una delle sette classi allora identificabili in quel paese, è descritta in termini ben diversi dalla piccola borghesia tedesca studiata in Rivoluzione e controrivoluzione in Germania, paese nel quale coesistevano otto classi tra le quali, ancora economicamente e politicamente importante, la classe dei «proprietari feudali».

Oggi la definizione di piccola borghesia appare più incerta a causa dei grandi cambiamenti sopravvenuti che hanno portato alla comparsa di nuovi strati sociali, ceti, frazioni di classe, ecc., le cui caratteristiche variano a seconda del grado di sviluppo economico-sociale e della situazione politica dei vari paesi; questa fluidità è, d’altra parte, un segno degli attuali conflitti e opposizioni che travagliano il modo di produzione capitalistico. La piccola borghesia nel senso tradizionale di classe dei piccoli proprietari e lavoratori indipendenti ha così perduto gran parte del suo peso economico e politico; eredi delle sue ideologie, in una situazione storica mutata, sembrano essere le classi medie sorte dalle esigenze, reali o fittizie, degli apparati industriali, finanziari e burocratici moderni.

Crediti
 Autori Vari
 Dizionario enciclopedico marxista
  www.resistenze.org
  a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare di Torino
 SchieleArt •   • 



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