Trasformismo
È la politica di alleanza parlamentare realizzata in base non alla linea politica e al programma, ma in base all’accordo su singole questioni prescindendo dall’orientamento complessivo delle forze che vi aderiscono.

Nacque nel parlamento italiano ad opera di Depretis, che fu il presidente del Consiglio della cosiddetta Sinistra, che sostituì nel 1876 il quindicennale governo della Destra. Il trasformismo di Depretis consistette nell’attuazione dell’accordo parlamentare con gli esponenti della Destra, fondato sulla sostanziale comunanza degli interessi di classe espressi dai due schieramenti. Si trattò del tentativo di unificare le correnti risorgimentali che apparivano inconciliabili nella fase precedente, quando moderati e mazziniani erano sostenitori di due concezioni notevolmente diverse sulla realizzazione dell’unità italiana.

La politica trasformista fu possibile in quanto le pur deboli tendenze rinnovatrici presenti nel Partito d’Azione vennero definitivamente abbandonate in seguito alla pratica clientelistica, che fu caratteristica del parlamento italiano fin dai suoi primi anni di vita. Secondo Gramsci

«… il cosiddetto trasformismo non è che l’espressione parlamentare del fatto che il Partito d’Azione viene incorporato molecolarmente dai moderati e le masse popolari vengono decapitate, non assorbite nell’ambito del nuovo Stato» Gramsci, Quaderni dal Carcere, p. 2042.


Crediti
 Autori Vari
 Dizionario enciclopedico marxista
  www.resistenze.org
  a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare di Torino
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