Non può esserci uguaglianza tra sfruttatori e sfruttati.
Una persona che condivide seriamente l’idea di Marx secondo cui lo Stato non è altro che una macchina per l’oppressione di una classe da parte di un’altra, e che si fosse soffermata a riflettere su questa verità, non sarebbe mai arrivata all’assurdo di dire che le organizzazioni operaie, capaci di combattere il capitale finanziario, non devono trasformarsi in organizzazioni di Stato. Questo rivela la mentalità piccolo-borghese, per la quale lo Stato è, nonostante tutto, un’entità al di sopra delle classi sociali o indipendente da esse.
In effetti, perché i lavoratori possono condurre una lotta decisiva contro il capitale, che non solo domina i salariati ma anche il popolo intero e tutta la classe media, e non possono trasformare le loro organizzazioni in organizzazioni di Stato? Perché il piccolo-borghese teme la lotta di classe e non la porta fino in fondo, fino alle sue conseguenze più importanti. Ha paura di spingersi fino al termine del ragionamento e di affrontare ciò che da esso deriva.
Solo un reazionario, nemico della classe operaia, servitore della borghesia, può oggi dedicarsi a celebrare i presunti incanti della democrazia borghese e a cianciare sulla purezza della democrazia, rivolgendosi a un passato ormai superato. La democrazia borghese era progressista in confronto al Medioevo, e si doveva sfruttarla. Ma oggi è insufficiente per i lavoratori. Ora bisogna guardare non al passato, ma al futuro: bisogna sostituire la democrazia borghese con la democrazia operaia. È stato possibile (e necessario) svolgere il lavoro preparatorio della rivoluzione proletaria nell’ambito dello Stato democratico borghese, ma rinchiudere la classe operaia entro quei limiti quando si arriva alle battaglie decisive significa tradire la causa dei lavoratori, significa essere dei veri rinnegati.
La felicità spontanea non ha a che fare col pensiero positivo. Quest'ultimo tende a valorizzare ciò che piace o appare bello e a evitare ciò che non piace o appare brutto. La felicità spontanea è uno stato d'animo con cui affrontare tutti gli aspetti della vita con la stessa predisposizione, cioè come una esperienza in cui mettere alla prova la nostra fiducia e il nostro potenziale.
Anonimo Felicità spontaneaAbbiamo la responsabilità di imparare da quanto sta accadendo, per non ripetere gli stessi errori nel prossimo futuro. La crisi innescata dal virus deve rappresentare un cambio di paradigma, soprattutto nel nostro stile di vita: senza preavviso, ci siamo ritrovati immersi in una rivoluzione. E le rivoluzioni sono il mestiere della scienza.
Antonella ViolaL'incredibile sensazione di conforto nel ritrovarsi liberi, è una cosa difficile da esprimere a parole. La libertà è qualcosa che si sente nell'aria. Per me, è stato il sentire i soldati parlare inglese invece che tedesco e l'odore di vero tabacco che veniva dalle loro sigarette.
Audrey HepburnMio fratello era aviatore - Un giorno ricevette la cartolina. Fece i bagagli, e andò via, Lungo la rotta del sud. Mio fratello è un conquistatore. Il popolo nostro ha bisogno. Di spazio. E prendersi terre su terre, Da noi, è un vecchio sogno. E lo spazio che si è conquistato. È sui monti del Guadarrama. È lungo un metro e ottanta E di profondità uno e cinquanta…
Bertolt BrechtIl nostro rapporto con il mondo, nel quale siamo entrati così malvolentieri, sembra implicare il fatto che non lo sopportiamo senza interruzioni. Ci ritiriamo perciò di tanto in tanto nello stato prenatale, ossia nella esistenza endouterina. O almeno, ci creiamo condizioni del tutto simili a quelle di allora: calore, oscurità e assenza di stimoli. [...] Sembra quasi che il mondo non ci possegga interamente, anche noi adulti, ma solo per due terzi; per un terzo non siamo ancora nati.
Sigmund Freud
Il capitale di Karl Marx
Saggio fondamentale sull’economia politica. Marx, autore del testo, analizza lo Stato come strumento di oppressione, un’eco alla critica del limite borghese e alla necessità di una democrazia operaia rivoluzionaria.
La rivoluzione tradita di Lev Trotzkij
Critica della degenerazione rivoluzionaria. Trotzkij si collega al testo denunciando i traditori della causa operaia, un richiamo alla lotta decisiva contro il capitale che richiede un superamento dello Stato borghese.
Lo stato e la rivoluzione di Vladimir Lenin
Saggio sulla trasformazione politica. Lenin approfondisce l’idea marxiana dello Stato, simile al testo, un appello a sostituire la democrazia borghese con un potere operaio per una vera uguaglianza sociale.
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