Dialogo e polemicheFarò solo alcuni esempi. E prima il dibattito. Nessuna vita senza dialogo. E nella maggior parte del mondo, oggi il dialogo viene sostituito da polemiche, il linguaggio dell’efficienza. Il Novecento è, nel nostro paese, il secolo delle polemiche e degli insulti. Essa detiene, tra nazioni e individui, e allo stesso livello di discipline precedentemente altruiste il luogo dove tradizionalmente si teneva un dialogo ponderato. Migliaia di voci, giorno e notte, ciascuna al suo fianco insegue un monologo tumultuoso, riversando sui popoli un torrente di parole mistificanti. Ma qual è il meccanismo dell’argomento? Si tratta di vedere l’avversario come un nemico, semplificandolo quindi, e rifiutando di vederlo. Quello che insulto, non conosco più il colore del suo sguardo. Grazie alle polemiche, non viviamo più in un mondo di uomini, ma in un mondo di sagome.

Crediti
 Albert Camus
 Tempo degli assassini
 SchieleArt • VCG Wilson  • 




Quotes per Sándor Márai

Questo sentimento, l'amicizia, è molto più fine e complicato dell'amore. È il più forte dei sentimenti umani… è veramente disinteressato. Le donne non lo conoscono.

Di notte Cellini. Gli anni di apprendistato a Firenze, quando si preparava al mestiere di orefice. La mattina, uscendo di casa, portò con sé un piccolo coltello, perché era in lite con un collega, e durante la discussione, invece di argomentare, lo colpì. Agì in questo modo diverse volte nel corso della sua vita: si metteva nei guai, ma poi il cardinale o il vescovo lo tiravano fuori. Tra le mani dell'uomo del Rinascimento, il «piccolo coltello» roteava alla stessa velocità degli insulti lanciati da una vecchia litigiosa.  L'ultimo dono

Forse è davvero povera una vita che non sia stata spazzata via, almeno una volta, dal turbine di una crisi come questa, una vita il cui edificio non sia stato mai scosso da un terremoto, travolto da un tornado che fa volare le tegole dal tetto e, ululando, smuove per un attimo tutto ciò che la ragione e il carattere avevano tenuto in ordine.

Un giorno anche noi diventiamo adulti, e scopriamo che la solitudine, quella vera, scelta consapevolmente, non è una punizione, e nemmeno una forma morbosa e risentita di isolamento, né un vezzo da eccentrici, bensì l'unico stato davvero degno di un essere umano. E a quel punto non è più tanto difficile da sopportare. È come poter vivere per sempre in un grande spazio e respirare aria pura.  La donna giusta

È infinitamente più difficile conservare qualcosa che conquistarla, oppure distruggerla.