Le nostre vite sono miserabili, su questo non ci sono dubbi. Tuttavia, la miseria quotidiana della nostra esistenza è nascosta dietro il velo che le diverse rappresentazioni proiettano, celando il vero orrore delle nostre vite quotidiane. La nostra nascita è il primo atto di sottomissione e servitù che subiamo, e che si approfondirà ancora di più in un futuro molto vicino. Il potere, tramite le molteplici istituzioni di dominio e controllo sociale, ci inocula il virus della paura, del gregge e della quotidianità. Bisogna essere come tutti, questo è lo stereotipo che ci viene imposto, non bisogna uscire dalle linee stabilite, dobbiamo adempiere al ruolo che la società spettacolare ci ha predeterminato, ancora prima di nascere. Da casa al lavoro e dal lavoro a casa, è un vecchio adagio popolare che tutti gli Stati e il capitale applicano, affinché non accada che, devendo dal percorso stabilito, strane idee possano essere iniettate nelle menti degli individui, e che sicuramente potrebbero avere un grande effetto su quelle individualità che hanno avuto la possibilità di smascherare i vari sipari che la simulazione spettacolare monta, al solo fine del suo esercizio di controllo. Ma la fascinazione che i valori e i ruoli provocano è molto potente e, nonostante si affermi di essersene liberati, questi esercitano comunque una certa influenza. Questi modelli e ruoli vagano come fantasmi in agguato di quelle individualità che hanno iniziato a ribellarsi come individui, intraprendendo il lungo cammino di negazione e rottura di tutti i valori, credenze e dogmi morali. Questo processo negatorio genera incertezze. È così, e non c’è dubbio, poiché nelle incertezze è dove risiedono i fantasmi, che possono condurci a diverse varianti di passività, sotto l’invocazione di una nuova armonia o punto di equilibrio, che non è altro che l’incatenamento del nostro essere a una nuova divinità secolare, in sostituzione di quella defunta.
[…] egli traversava la vita cauto, lasciando da parte tutti i pericoli ma anche il godimento, la felicità. A trentacinque anni si ritrovava nell'anima la brama insoddisfatta di piaceri e di amore, e già l'amarezza di non averne goduto, e nel cervello una grande paura di sé stesso e della debolezza del proprio carattere, invero piuttosto sospettata che saputa per esperienza.
Italo Svevo SenilitàLa legittimazione più alta e reale di un vero ordine politico, epperò dello stesso Stato, sta nella sua funzione anagogica: nel suo suscitare e alimentare la disposizione del singolo ad agire e pensare, a vivere, lottare ed eventualmente a sacrificarsi in funzione di qualcosa che va di là della sua semplice individualità.
Julius Evola Gli Uomini e le RovineL'uso del potere di Stato è originariamente eccessivo e abusivo. Come lo è, d'altronde, il ricorso al terrore e alla paura, che è sempre stata l'istanza estrema del potere sovrano dello Stato – in una forma implicita o esplicita, grossolana o sottile, foss'anche contrattuale e protettiva.
Jacques DerridaI mezzi di comunicazione di massa - la stampa, la radio - hanno portato all'asservimento di corpi e anime ad un'autorità strategica mondiale. E in ciò sta la principale fonte di pericolo per l'umanità. Le moderne democrazie, che mascherano regimi tirannici, utilizzano i mezzi di comunicazione come strumenti di disinformazione e di stravolgimento delle coscienze degli uomini per alimentare la paura di massa in funzione delle guerre preventive.
Albert EinsteinSe non seguite qualcuno vi sentite molto soli. E allora siate soli! Perché avete paura di star soli? Perché siete a faccia a faccia con voi stessi così come siete e vi trovate vuoti, ottusi, stupidi, sgradevoli, colpevoli, ansiosi, un'entità secondaria, scadente, di seconda mano. Affrontate questa realtà: guardatela, non fuggitela. Nel momento in cui fuggite comincia la paura.
Jiddhu Krishnamurti Libertà dal conosciuto
- Il potere della propaganda nella democrazia
Il testo esplora l'evoluzione della propaganda e il suo ruolo nel plasmare l'opinione pubblica, mettendo in luce la sua influenza sulla società moderna.
- L'influenza della propaganda sulle immagini mentali
Il testo esplora come la propaganda influenzi le immagini mentali e l'opinione pubblica, rivelando il suo ruolo nell'orientare le masse e le sue applicazioni moderne.
- Come la propaganda modella la percezione pubblica
Il testo analizza come la propaganda influenzi e orienti l'opinione pubblica in vari ambiti, dalla politica alla cultura, evidenziando il suo impatto nella società moderna.
- Il potere della propaganda umanitaria
Il testo analizza l'importanza della propaganda e della pubblicità nelle campagne sociali, religiose e umanitarie, evidenziando come possano influenzare l'opinione pubblica.
- L'impatto della propaganda sulle fusioni aziendali
La propaganda ha trasformato l'opinione pubblica e l'industria, rendendo accettabili le fusioni aziendali e sostenendo lo sviluppo economico su larga scala.
La società dello spettacolo di Guy Debord
Guy Debord analizza come la società moderna sia dominata dalle immagini e dalle rappresentazioni che mascherano la realtà, concetti centrali anche nel testo analizzato, che critica la simulazione spettacolare e il controllo sociale.
La nascita della biopolitica di Michel Foucault
Michel Foucault esplora come il potere si eserciti sulle vite umane attraverso istituzioni e pratiche sociali, un tema parallelo a quello del controllo e della sottomissione trattato nel testo analizzato, evidenziando il ruolo delle istituzioni nel mantenere l’ordine sociale.
Il conformista di Alberto Moravia
Alberto Moravia descrive la vita di un uomo che si conforma alle aspettative della società per evitare il disprezzo e il controllo, un tema che risuona con l’analisi del testo sulla conformità e la sottomissione agli stereotipi sociali.
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