Il radicamento cristologico esige di impostare ex novo la dottrina della creazione, facendola passare dal principio-potenza, che legge il Cristo come Pantocrator, al principio-passione, che legge il Cristo in modo molto più conforme all’umile storia reale di Gesù. Si tratta di una visione della vita all’insegna della dinamicità dell’essere, dell’apparire e dello scomparire delle cose, del farsi e del disfarsi dei fenomeni, creazione continua e decreazione continua. E la visione che meglio di ogni altra è in grado, a mio avviso, di rendere ragione al contempo dell’insegnamento della scienza contemporanea e del vivo senso del Dio cristiano, che è amore, quindi impegno, capacità di sacrificio e di lavoro, dramma, passione. Da qui discende la visione della vita come «ottimismo drammatico»: ottimismo, perché qualcosa si fa ed è tale da essere orientato verso una crescita dell’organizzazione; drammatico, perché non esiste lavoro che non richieda fatica, dolore e talora anche incapacità di intravedere un senso in quello che si fa, e soprattutto perché il farsi del nuovo può avvenire solo mediante il disfarsi di ciò che lo precede. Il principio quindi è la passione, nel duplice senso di entusiasmo e di sofferenza, di emozione dominante e di patimento.
Articoli simili
Le parole che non riescono a dire tutto
26/11/2018Le cose più importanti sono spesso le più difficili da esprimere, poiché le parole non riescono a catturare la loro profondità e il loro vero significato.
Discorsi del futuro
21/11/2018Chi facessi in su qualche accidente giudicare a uno uomo savio gli effetti che nasceranno, e scrivessi el giudicio suo, troverebbe, tornandolo a vedere in progresso di tempo, sí poche cose verificate, come si truova a capo d’anno nel giudicio degli astrologi; perché le cose nel mondo sono troppo varie.
Chi sono gli amanti della sapienza
10/11/2018Quando nacque Afrodite, gli dei si riunirono a banchettare e fra gli altri c’era anche Poros, Risorsa, figlio di Metis, Intelligenza Astuta. Dopo che ebbero cenato, vista l’abbondanza di cibo, arrivò a mendicare Penia, Povertà, e sì fermo sull’uscio. Poros, intanto, ubriaco di nettare (al tempo, il vino ancora non esisteva), entrò nel giardino di…
Ancora nessun commento