Io pongo un principio in formula. Ogni naturalismo nella morale, cioè ogni sana morale, è dominata dall’istinto di vita, — un comandamento qualunque della vita è ripieno da un determinato canone di «ordini» e di «divieti», un impaccio od una inimicizia qualsiasi, sul dominio vitale, è messa così da parte. La morale anti-naturale, cioè ogni morale che è stata fino al presente insegnata, venerata e predicata, si dirige, al contrario, precisamente contro gli istinti vitali, essa è una condanna, talvolta segreta, talvolta chiassosa e sfrontata, di quegli istinti. Allorché dice: «Dio guarda i cuori», essa dice no alle aspirazioni interiori e superiori della vita e considera Dio come il nemico della vita… II santo che piace a Dio è il castrato ideale… La vita finisce ove comincia il «Regno di Dio»…
Il crepuscolo degli idoli
La morale in quanto manifestazione contro natura
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