Discorso metafisico
[…] il sapere di non sapere è la struttura del desiderio di sapere e non soltanto la condizione […] ma non come negazione del sapere, bensì come sua privazione.
Privazione in quanto insufficienza che è limitazione inaccettabile, limitazione da superare nell’atto stesso in cui si accetta quel limite insuperabile che è la necessità di andare oltre.
Se cerchiamo di sapere è perché il sapere in cui siamo ci è insufficiente, cioè perché il limite che esso ci impone non coincide con il nostro «essere», anche se esso costituisce il nostro «esistere».

Crediti
 Giovanni Romano Bacchin
 Originarietà e mediazione nel discorso metafisico
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Quotes per Giovanni Romano Bacchin

Per dire che passaggio non è si dice che è passaggio senza punti trapassati dalla linea che li congiunge, si negano i punti, riconcentrando la linea del movimento in ciascuno di essi, indivisibilmente. Ciascun punto è già tutto il circolo, ma poiché il circolo infinito è unico, nessun punto ha in sé qualcosa che altro punto non abbia.  Saggio di filosofia teoretica

La profondità che l'uomo crede di trovare nel ripiegarsi e nel contemplarsi è il rischio dell'equivoco nel pensare umano: se l'uomo è, in quanto tende, non in sé stesso egli si trova, ma nel non trovarsi.

L'autentica solitudine della coscienza singola è la libertà del suo non essere accomunabile, che è però universalità del suo essere coscienza.

Si abbisogna di ovvietà per l'ovvietà dell'abbisognare, che intanto è di non perdere ciò che si crede di avere, anche credendo di dover cercare per avere ciò che si crede di non avere.

Il vedere sempre di nuovo è vedere sempre per la prima volta, vedere che non decade ad accettare come ormai non più degno di ammirazione ciò che si vede: sempre per la prima volta è sempre l'unica volta che è ora.