Diversi «modi di sconfitta»
Il modo in cui io soffro la mia stanchezza non è affatto dipendente dal fatto accidentale del pendio su cui m’arrampico oppure della notte più o meno agitata che ho trascorso: questi fattori possono contribuire a costituire la mia stanchezza in sé stessa, non il modo in cui la soffro. Ma noi ci rifiutiamo di vedere in essa […] un’espressione del complesso di inferiorità, per esempio, nel senso in cui questo complesso sarebbe una formazione anteriore. Che un certo modo stizzoso e rigido di lottare contro la stanchezza possa esprimere quello che si chiama complesso di inferiorità, siamo d’accordo. Ma il complesso di inferiorità stesso è un progetto del mio per-sé nel mondo, di fronte all’altro. Come tale è sempre trascendenza, come tale ancora è maniera di scegliersi. Questa inferiorità contro la quale io lotto e che pertanto riconosco, l’ho scelta fin dall’inizio: senza dubbio essa ottiene un significato dai miei diversi «modi di sconfitta», ma per essere precisi non è altro che la totalità organizzata dei miei modi di sconfitta, come piano progettato, come somma generale del mio essere e ogni comportamento di sconfitta è esso stesso trascendenza perché ogni volta sorpasso il reale verso le mie possibilità: cedere alla stanchezza vuol dire, per esempio, superare il cammino da fare conferendogli il senso di «cammino troppo difficile da percorrere».

Crediti
 Jean-Paul Sartre
 Saggio di ontologia fenomenologica
  1943
  L'essere e il nulla
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Quotes per Jean-Paul Sartre

L'essere è un assalto alla nostra libertà.  Essere e Nulla

Adesso non penso più a nessuno;
non mi curo nemmeno di cercare
parole. Tutto scorre in me più o
meno svelto, non fisso nulla,
lascio correre. La maggior parte
del tempo, in mancanza di parole
cui attaccarsi, i miei pensieri restano
nebulosi. Disegnano forme vaghe e
piacevoli, e poi sprofondano,
e subito li dimentico.  La Nausea

L'atto di immaginazione è un atto magico. È un incantesimo destinato a far apparire l'oggetto pensato, la cosa desiderata, in modo che se ne possa prendere possesso. In tale atto c'è sempre qualcosa di imperioso e di infantile. Un rifiuto di tener conto della distanza, della difficoltà...

La pace non è né democratica né nazista: è la pace.  La morte nell'anima

Un uomo è insieme giudice e parte in causa della sua realtà, e si ignora nella misura stessa in cui si conosce. Tutto ciò presuppone un tipo di verità approssimativa, che è la verità propriamente filosofica, e cioè lo sforzo che fa l'uomo per scoprire sé stesso e per eliminare quanto c'è di troppo umano in ogni frase che dice sul suo conto.