Ciò che è creduto da molti deve essere vero.
Ciò che è voluto da molti deve essere desiderabile, anzi necessario e quindi buono.
Nel volere dei molti sta il potere di forzare il compimento dei desideri.
Ma più bello di tutto è scivolare dolcemente e senza dolori nel paese dei bambini,
nella protezione dei genitori, nell’assenza di preoccupazioni e di responsabilità.
Tanto, c’è qualcuno lassù che pensa e provvede.
La’ c’è una risposta per ogni domanda e non v’è bisogno per cui non venga disposto il necessario.
Ma l’infantile stato di sogno dell’uomo massa è a tal punto fuori della realtà, che egli non si domanda mai chi provvederà a pagare questo paradiso.
Il regolamento dei conti viene lasciato all’istituzione dominante, e questa l’accetta di buon grado, poiché grazie a tale esigenza il suo potere si accresce, e quanto più esso si rafforza, tanto più diventa derelitto e debole l’individuo.
Dovunque si sviluppi in larga misura simile situazione sociale si apre la strada alla tirannide, e la libertà dell’individuo si trasforma in schiavitù spirituale e fisica.
Poiché ogni tirannide è di per sé stessa immorale e malvagia, è molto più libera nella scelta dei suoi mezzi di quanto non lo sia un’istituzione che tenga conto dell’uomo singolo.
Ogni volta che un’istituzione di tale specie si trovi in opposizione a uno Stato organizzato tirannicamente, si accorge ben presto degli svantaggi effettivi della sua moralità e si vede costretta a ricorrere agli stessi mezzi, sempreché ciò le sia possibile.
Così il male si diffonde quasi inevitabilmente, pur quando si potrebbe ancora evitare un contagio diretto.
…solo che si leggano i giornali, e veniamo a tal punto indottrinati sulla mancanza d’importanza dell’individuo, che esso perderà ogni speranza di trovare ancora ascolto.
Gli ideali di libertà, uguaglianza e fraternità, consunti fino a diventare una frase vuota, non gli danno nessun aiuto, poiché egli non può indirizzare il suo appello che ai suoi carnefici, ai rappresentanti della massa.
Dove si è in molti ci si sente sicuri
Crediti
Quotes per Carl Gustav Jung
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