I doveri verso la patria(…) La Patria non è un aggregato, è una associazione. Non v’è dunque veramente Patria senza un diritto uniforme. Non v’è Patria dove l’uniformità di quel Diritto è violata dall’esistenza di caste, di privilegi, d’ineguaglianze – dove l’attività d’una porzione delle forze e facoltà individuali è cancellata o assopita – dove non è principio comune accettato, riconosciuto, sviluppato da tutti: vi è non Nazione, non popolo, ma moltitudine, agglomerazione fortuita di uomini che le circostanze riunirono, che circostanze diverse separeranno. In nome del vostro amore alla Patria, voi combatterete senza tregua l’esistenza d’ogni privilegio, d’ogni ineguaglianza sul suolo che v’ha dato vita. Un solo privilegio è legittimo: il privilegio del Genio quando il Genio si mostri affratellato con la Virtù; ma è privilegio concesso da Dio e non dagli uomini – e quando voi lo riconoscete seguendone le ispirazioni, lo riconoscete liberamente, esercitando la vostra ragione, la vostra scelta. Qualunque privilegio pretende sottomissione da voi in virtù della forza, d’eredità, d’un diritto che non sia diritto comune, è usurpazione, è tirannide; e voi dovete combatterla e spegnerla. La Patria deve essere il vostro Tempio. Dio al vertice, un popolo d’eguali alla base non abbiate altra formula, altra Legge morale, se non volete disonorare la Patria e voi. Le leggi secondarie che devono via via regolare la vostra vita siano l’applicazione progressiva di quella Legge suprema.
E perché lo siano, è necessario che tutti contribuiscano a farle. Le leggi fatte da una sola frazione di cittadini non possono, per natura di cose e d’uomini, riflettere che il pensiero, le aspirazioni, i desideri di quella frazione: rappresentano, non la Patria, ma un terzo, un quarto, una classe, una zona della Patria. La legge deve esprimere l’aspirazione generale, promuovere l’utile di tutti, rispondere a un battito del cuore della Nazione. La Nazione intera deve esser dunque, direttamente o indirettamente, legislatrice. Cedendo a pochi uomini quella missione, voi sostituite l’egoismo d’ una classe alla Patria ch’è l’unione di tutte…

Crediti
 Giuseppe Mazzini
 Dei doveri dell'uomo
  cap V I doveri verso la patria, 1860
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Quotes per Giuseppe Mazzini

Senza Libertà voi non potete compiere nessuno dei vostri doveri Ove essa manchi Giustizia, Morale, Uguaglianza non hanno più significato.

Poco importa che voi possiate dirvi puri: quand'anche poteste, isolandovi, rimanere tali, se avete a due passi la corruzione e non cercate combatterla, tradite i vostri doveri. Poco importa che adoriate nell'anima vostra la verità: se l'errore governa i vostri fratelli in un altro angolo di questa terra che ci è madre comune, e voi non desiderate e non tentate, per quanto le vostre forze concedono, rovesciarlo, tradite i vostri doveri.  Dei doveri dell'uomo

La libertà non è un fine, è un mezzo per sviluppare le nostre forze.

Amate, rispettate la donna. Non cercate in essa solamente un conforto, ma una forza, una ispirazione, un raddoppiamento delle vostre facoltà intellettuali e morali. Cancellate dalla vostra mente ogni idea di superiorità: non ne avete alcuna. Un lungo pregiudizio ha creato, con una educazione disuguale e una perenne oppressione di leggi, quell'apparente inferiorità intellettuale, dalla quale oggi argomentano per mantenere l'oppressione.  Doveri dell'Uomo

Non cercate in essa solamente un conforto, ma una forza, una ispirazione, un raddoppiamento delle vostre facoltà intellettuali e morali. Cancellate dalla vostra mente ogni idea di superiorità: non ne avete alcuna. Un lungo pregiudizio ha creato, con una educazione disuguale e una perenne oppressione di leggi, quell'apparente inferiorità intellettuale, dalla quale oggi argomentano per mantenere l'oppressione.  Doveri dell'uomo