Quest’uomo ha in ogni cosa una natura canina. Il suo aspetto è quello di un cagnolino.
Il suo corpo è agile, nervoso e ben proporzionato. Anche i suoi appetiti erano simili: amava rosicchiare gli ossi e le croste del pane ed era talmente goloso che prendeva tutto quel che vedeva; tuttavia, al pari dei cani, beve poco e si accontenta dei cibi più semplici.
Le sue maniere erano simili. Ricercava di continuo l’amicizia altrui, in tutto era dipendente dagli altri, si piegava ai loro desideri, non si irritava mai quando lo respingevano, aspettando con ansia di rientrare nelle loro buone grazie.
Era incessantemente in movimento, ficcando il naso nelle scienze, la politica e gli affari privati, compresi i più vili; sempre a seguito di qualcuno, imitando i suoi atti e i suoi pensieri. La conversazione lo infastidisce, tuttavia accoglie le visite come un cagnolino, però quando gli viene tolta la più piccola cosa, alza il muso e ringhia. Insegue con tenacia i malvagi- abbaia loro dietro. È cattivo, morde la gente con i suoi sarcasmi. Detesta a fondo un sacco di gente e costoro lo evitano, però i suoi maestri gli vogliono bene. Ha un orrore tipicamente canino per i bagni, i profumi e le lozioni.
La sua agitazione non conosce limiti e ciò è certamente dovuto a Marte in quadratura con Mercurio e in opposizione trina con la Luna; ciò nonostante si prende buona cura della sua esistenza…
Un vasto appetito delle cose più grandi. I suoi maestri elogiavano le sue buone disposizioni, benché sul piano morale fosse il peggiore tra i suoi contemporanei…
Era religioso fino alla superstizione. A dieci anni quando per la prima volta lesse la Sacra Scrittura… deplorò il fatto che gli venisse rifiutato l’onore di essere profeta a causa dell’impurità della sua vita. Quando commetteva una colpa,faceva un rito espiatorio nella speranza di evitare in tal modo il castigo: ciò consisteva nella pubblica confessione delle sue colpe…
In quest’uomo c’erano due tendenze contrarie: sempre rimpiangere il tempo perso e sempre perderlo volentieri. Mercurio, infatti, rende inclini ai divertimenti, ai giochi e altri minuti piaceri…
Poiché la sua prudenza in materia di denaro lo manteneva lontano dal gioco, giocava spesso da solo. C’è da osservare che la sua preoccupazione di economizzare non mirava ad acquisire ricchezze, bensì ad allontanare il suo timore della povertà- sebbene, forse, l’avarizia provenga da un eccessivo timore di questo tipo.
Giovanni Keplero descrive sé stesso. In G. Keplero, Appunto, in Opera Omnia, a cura di Ch. Frisch, Frankofurti et Erlangae 1858-1871, vol. V, pp. 476 s., citato in Arthur Koestler, I sonnambuli, storia delle concezioni dell'universo, Jaca Book, Milano 2010, pp. 235-236.
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L'individualismo della modernità liquida ci lascia soli, fragili, incapaci di costruire un senso comune, intrappolati in un presente senza radici né futuro.
Zygmunt Bauman La società individualizzataCi sono tanta superstizione e ipocrisia in giro che si ha paura anche di agire rettamente. Ma se si dà spazio alla paura, si finisce col dovere reprimere anche la verità. La regola d'oro è di agire senza paura in ciò che si ritiene giusto.
Mohandas GandhiPer esempio, non vi è dubbio che i simbolismi arcaici, che ricorrono di frequente nelle fantasie e nei sogni, sono elementi collettivi. Tutti gli istinti fondamentali e le modalità elementari del pensiero sono collettive. Tutte le cose che gli uomini concordano nel considerare come universali sono collettive, come pure è collettivo tutto ciò che è capito, osservato, detto e fatto da tutti. Uno studio più approfondito ci lascerà sempre stupiti nel constatare quanta parte della cosiddetta psicologia individuale è in realtà collettiva. Una così grande parte, infatti, che le caratteristiche individuali ne rimangono totalmente oscurate.
Carl Gustav Jung La struttura dell'inconscioIl maschio e la femmina rappresentano i due aspetti del grande dualismo radicale. Ma nei fatti sono in fase di perpetuo passaggio dentro l'un l'altro. I fluidi si induriscono in solidi, i solidi si liquefanno in fluidi. Non c'è un uomo completamente maschio, e nessuna donna puramente femmina.
Margaret FullerIn quel giardino io ero nella Psiche, mi accorgevo che tutto era psicologia intorno a me, tutto parlava psicologicamente. Il mondo è come un giardino in quanto si manifesta; è un mondo di cose come alberi, sentieri, ponti; è anche un mondo di intuizioni, di metafore, di insegnamenti – a disposizione di ogni anima che passa – dati con la facilità dei riflessi sul lago.
James Hillman
Le metamorfosi di Apuleio
Classico della letteratura latina, narra trasformazioni e dualismi tra natura umana e animale. L’uomo canino del testo richiama le figure ibride di Apuleio, dove istinto e razionalità si scontrano. Con uno stile vivace, il libro esplora la complessità psicologica attraverso miti e simboli, offrendo un parallelo alla descrizione dell’uomo analizzato.
L’uomo e i suoi simboli di Carl Gustav Jung
Jung analizza l’inconscio e i simboli archetipici, come la natura animale nell’uomo. Il testo illumina il dualismo tra istinto e morale descritto, collegandolo a influenze cosmiche e psicologiche. È una guida per comprendere le tendenze contraddittorie dell’uomo canino, tra sarcasmo, superstizione e ricerca di approvazione.
Astrologia e psiche di Liz Greene
Liz Greene esplora il legame tra astrologia e psicologia, analizzando configurazioni come Marte e Mercurio. Il libro offre un contesto alle influenze planetarie del testo, spiegando agitazione, sarcasmo e prudenza come espressioni di tensioni celesti. È ideale per approfondire il ritratto astrologico dell’uomo descritto.
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