Dvisione apparente tra l'osservatore e l'osservato
Vi sono due tipi di apprendimento: uno consiste nel memorizzare ciò che viene imparato per poi osservare tramite la memoria – ed è questo che molti di noi chiamano apprendimento – e l’altro consiste nell’imparare attraverso l’osservazione, senza immagazzinarlo come ricordo. Per dirla in un altro modo: un modo di apprendimento è imparare qualcosa a memoria, in modo che rimanga immagazzinato nel cervello come conoscenza e successivamente agire secondo tale conoscenza abilmente o maldestramente; quando si frequenta la scuola e l’università, si accumulano molte informazioni, e in base a tale conoscenza si agisce in modo benefico per sé stessi e per la società, ma si è incapaci di agire semplicemente, direttamente. L’altra specie di apprendimento – cui non si è altrettanto abituati, perché si è schiavi delle abitudini, delle tradizioni, di ogni conformismo – consiste nell’osservare senza l’accompagnamento della conoscenza pregressa, guardare qualcosa come se fosse la prima volta. Se uno osserva qualcosa in questo modo, non vi è la coltivazione della memoria; non è come quando uno osserva e tramite tale osservazione accumula il ricordo in modo che la prossima volta che l’osserva lo fa attraverso quello schema della memoria, e perciò non l’osserva più ex novo. La cosa più importante è osservare: osservare e non avere una divisione tra l’osservatore e l’osservato. Generalmente vi è una divisione apparente tra l’osservatore, che è la somma totale dell’esperienza passata, in quanto memoria, e l’osservato… così è il passato che osserva. La divisione tra osservatore e osservato è la fonte del conflitto.

Crediti
 • Jiddu Krishnamurti
 • Pinterest • Anastasia Durasova  •