Giuditta che decapita Oloferne
Gli uomini parlano di destino cieco, di qualcosa che agisce senza schemi o fini. Ma che sorta di destino è mai questo? Ogni atto compiuto in questo mondo è irreversibile, ed è preceduto da un altro, e da un altro ancora. Tutti insieme formano una rete immensa nello spazio e infinita nel tempo. Gli uomini immaginano di poter scegliere fra le possibilità che vedono davanti a sé. Ma noi siamo liberi di agire solo in base a ciò che ci è stato dato. La libertà di scelta si smarrisce nel labirinto delle generazioni, e in questo labirinto ogni atto è in sé asservimento, poiché sgombra il campo da tutte le alternative e ci lega sempre più strettamente alle costrizioni di cui è fatta la nostra vita.
Ma cos’è la vita? Puoi vederla? Svanisce nel momento stesso in cui appare. Momento per momento. E alla fine svanisce e non riappare più. Quando guardi il mondo, c’è un punto nel tempo in cui ciò che è visto diventa ciò che è ricordato? Come separare l’istante vissuto dal suo ricordo? È questo, ciò che non abbiamo modo di mostrare a noi stessi. È questo ciò che manca nella mappa, e del disegno che vi è tracciato. Eppure è tutto ciò che abbiamo.

Crediti
 Cormac McCarthy
 Pinterest • Michelangelo Merisi da Caravaggio La Giuditta che decapita Oloferne • 




Quotes per Cormac McCarthy

Il problema non è sapere dove sei. Il problema è pensare che ci sei arrivato senza portarti dietro niente. Questa tua idea di ricominciare daccapo. Che poi ce l'abbiamo un po' tutti. Non si ricomincia mai daccapo. Ecco qual è il problema. Ogni passo che fai è per sempre. Non lo puoi annullare. Non puoi annullare niente. Capisci cosa intendo?  Non è un paese per vecchi

Non credeva che gli uomini potessero agire saggiamente per conto proprio. Riteneva invece che ogni atto ben presto eludesse il controllo di chi lo perpetrava, per allargarsi in un'ondata clamorosa di conseguenze impreviste.

Ma cos'è la vita? Puoi vederla? Svanisce nel momento stesso in cui appare. Momento per momento. E alla fine svanisce e non riappare più. Quando guardi il mondo, c'è un punto nel tempo in cui ciò che è visto diventa ciò che è ricordato? Come separare l'istante vissuto dal suo ricordo? È questo, ciò che non abbiamo modo di mostrare a noi stessi. È questo ciò che manca nella mappa, e del disegno che vi è tracciato. Eppure è tutto ciò che abbiamo.

Nasciamo tutti dotati della facoltà di vedere il miracoloso. Non vederlo è una scelta.  Il passeggero

Le cose separate dalle loro storie non hanno senso. Sono semplici forme. Di una certa dimensione e di un certo colore. Di un certo peso. Quando ne abbiamo perso il significato, non hanno più neppure un nome. La storia, d'altro canto, non può mai venir separata dal luogo al quale appartiene, perché essa è quel luogo.