«Come si deve classificare propriamente questo Zarathustra? Direi quasi tra le sinfonie». «Una vera catastrofe. Chi può far luce su di essa, quegli è una force majeure, un destino – spacca in due la storia dell’umanità», questo scrive ancora Nietzsche riguardo all’oggetto del proprio pensiero, utilizzando toni velati del narcisismo che prelude alla follia in quella sua grande biografia intellettuale, ovvero outing istrionico che è Ecce Homo. Wie man wird, was man ist (Ecce Homo. Come si diventa ciò che si è), e aggiunge: «Conosco la mia sorte. Un giorno sarà legato al mio nome il ricordo di qualcosa di enorme – una crisi, quale mai si era vista sulla terra […]. Io non sono un uomo, sono dinamite». Si tratta di proclami che si riverberano anche nelle lettere da Torino: «Questa volta, da vecchio artigliere, tiro fuori i miei pezzi di grosso calibro: temo di far fuoco fino a dividere in due la storia dell’umanità. Sempre in Ecce homo le parole di Nietzsche dipingono lo Zarathustra come il libro più alto e più profondo che esista, il più grande regalo che si possa fare all’umanità: «una fonte inesauribile dove non si può calare il secchio senza farlo risalire colmo d’oro e di bontà».
Così parlò Zarathustra di Friedrich Nietzsche
Uno dei testi più iconici di Nietzsche, dove il filosofo presenta le sue teorie del superuomo, dell’eterno ritorno e della volontà di potenza, rappresentando una svolta nella filosofia occidentale e un punto di riferimento per il pensiero moderno.
Ecce Homo di Friedrich Nietzsche
Un’autobiografia filosofica in cui Nietzsche riflette sul suo lavoro e sulla sua vita, fornendo intuizioni sul suo stato mentale e la sua concezione di Zarathustra come un’opera destinata a cambiare la storia dell’umanità.
Nietzsche: La volontà di potenza e il nichilismo di Giorgio Colli
Un’analisi approfondita del pensiero nietzschiano, con particolare attenzione alla sua visione dell’uomo e della storia, evidenziando come opere come Zarathustra abbiano segnato una rottura con il pensiero tradizionale.
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